domenica 23 dicembre 2012

Auguri di serenità e gioia a tutti voi...Buon Natale

Carissimi vi lascio i miei auguri...che siano giorni di serenità, di gioia, di speranza, portiamoceli nel cuore ogni giorno.
Un abbraccio♥


Nat King Cole - Joy to the world

A taste of Disney Classics♥

"Lungo il viaggio
al termine della notte:
Natale è ora"
(tentativo di haiku, 23 Dicembre 2012)


"luci e addobbi
sul mio albero di Natale:
trame di sogni"
(tentativo d'haiku, 14 dicembre 2012)



Arrivederci a prestissimo (il 27 è dietro l'angolo)

sabato 15 dicembre 2012

Rifatte Senza Glutine II edizione: Gateaux au chocolat (senza glutine senza lattosio senza latte vaccino) ♥

Ancora una volta sul fil rouge...spompata, ansante ma ci sono...ma ho capito che l'attività agonistica non fa per me, c'ho resistenza non scatto e quindi 'sti fil rouge mi stanno uccidendo ( e mica lo fanno solo quelli in cucina!).
Oggi le RSG si trovano tutte oltreoceano - ma ne passiamo uno solo -  e andiamo in Argentina (tierra de mis sueños♥) da Simonetta per rifare questi fantastici Gateaux au Chocolat che per me diventano non solo senza glutine, ma anche senza latte vaccino, senza lattosio e si trasformano  ♥♥♥
Ecco la ricetta, con le varianti per il senza latte vaccino e per il senza lattosio.

GATEAUX AU CHOCOLAT SENZA GLUTINE SENZA LATTOSIO SENZA LATTE VACCINO (GATEAUX AU CHOCOLAT GLUTEN FREE DAIRY FREE COW MILK FREE)



Ingredienti ovvero cosa ci ho messo

100 g di cioccolato fondente minimo 70% §
2 uova medie extrafresche BIO ( cat. O o cat 1 ma allevate con mangini naturali)
10 g di burro di cacao senza glutine (Venchi è una delle marche che lo fa in pratiche pezzature ed è senza glutine§)
35 g di zucchero di canna
12 g di farina di riso §
12 gr di fecola di patate (non avendo a disposizione quella di mandioca, ho usato quella di un altro tubero, simile chiama suo simile...un concetto omeopatico...oltre all'approccio luterano ho anche quello omeopatico, in cucina e non solo ;-) )
1 cucchiaino di vanilla bourbon§*
zucchero colorato (con coloranti provenienti da frutti e ortaggi)#
caramello di arance al Cointreau (arance naturali pelate al vivo, loro succo, zucchero q.b e Cointreau)

§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.
* alcuni ingredienti pur non riportando una etichetta in cui viene specificato il claim senza glutine, provengono da filiere produttive in cui è manipolata una unica materia prima (vedi lo zucchero) oppure sono manipolate diverse materie prime, per le quali si presta comunque una attenzione notevole poichè preziose e costose (il caso delle spezie tra cui anche la vanilla bourbon).
#I coloranti provenienti da estratti vegetali come il succo di barbabietola, di pomodoro, la clorofilla a provengono da materie prime prive di glutine, che solitamente sono processate in filiere produttive prive di glutine, che però possono essere CROSS-CONTAMINATE  in fase di trasporto, stoccaggio in magazzino, conservazione e stoccaggio negli scaffali dei rivenditori, AL PARI dei prodotti RIPORTANTI il claim SENZA GLUTINE...ma per fortuna c'è l'HACCP, che non controlla solo la filiera produttiva, ma anche le successive filiere  ;-)


Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Secondo quanto specificato da Simonetta, ho acceso il mio forno a 200° C, mentre si scaldava con il vecchio e fidato Mr. Braun ho montato come richiesto le uova con lo zucchero e contemporaneamente il cioccolato fondente si scioglieva assieme al burro di cacao (credetemi 10 g sono sufficienti, nel burro ci sono proteine del latte e acqua oltre ai grassi, mentre questo è grasso puro ma profumato che quindi rafforza il sentore del cioccolato fondente) nel MW. Poi ho aggiunto  la vanilla bourbon, le farine ed infine il cioccolato fuso tiepido. Ho versato l'impasto in quattro stampini usa e getta a forma di cuore ( Ikea) e ho infornato.
Avevo impostato il timer a 8 minuti, in realtà ne sarebbero bastati anche 1-2 in meno, questo con il mio forno e con questi stampini. Sono comunque rimasti morbidi morbidi, ma secondo me devono essere morbidi, morbidi, morbidi...
E mentre il tutto si cuoceva, ho pelato a vivo due arance naturali medie e ne ho raccolto il succo, in una capace padella le ho ricoperte di zucchero q.b. e ho messo il tutto sul fornello...dimenticandomene o quasi - nel frattempo davo un occhio alla zuppa e al resto della cena.  Ogni tanto mescolavo il tutto agitando la padella e nel frattempo i cuoricini erano pronti, le arance ed il succo erano diventate color oro, si stava formano il caramello, ho spento il fornello e ho versato un terzo di bicchierino di Cointreau, ho agitato la padella con movimenti rotatori e poi aggiunto il secondo terzo di bicchierino di Cointreau, ha sfrigolato di nuovo ed il caramello era fluido e dorato...il chaltron mood funziona♥
Taccio sul fatto che dovevo dare un occhio al cucciolo che peggio di Joe Falchetto si aggirava in prossimità del forno continuando a chiedere "ma hai fatto la foto? ma hai impiattato? ma li posso mangiare subito? ma hai fatto la foto?..." 
Finalmente impiatto il primo, senza spiaccicare nulla (evvaaaaiiii!) e faccio la foto e passo il piatto al cucciolo che lo mangia subitissimo; mentre stavo facendo la foto al secondo con il caramello di arance, ritorna il cucciolo Joe Falchetto e mi dice "ma ne posso mangiare un altro? ma tu lo mangi? e papà? e quello che non mangia papà???..." Con molta calma ho risposto "per cena si mangia minestrone, prima ceni poi ne mangi un altro".


 Ha mangiato il minestrone a pezzi, stasera aveva da ridire sui pezzi di broccolo ed i ceci - l'altra sera erano i cubetti di zucca nella crema di zucchine - e dopo si è pappato un altro cuoricino e appena lo ha finito mi ha detto "ma perchè ne hai fatti solo quattro? ma non potevi farne di più? ma quando li rifai???" Sì, insomma, è mio figlio. ;-)


Manca poco alla fine del calendario dell'Avvento, ieri era un giorno speciale per noi perchè era il compleanno della mia adorata nipote Samia, quindi un cuoricino va tutto a lei, con vagonate di abbracci, baci e coccole ♥.
La prossima volta ci ritroveremo tutte a casa di Anna per il Plum Cake del Buon Mattino


Epilogo
non so perchè, ma le mie scadenze più pesanti capitano sempre in agosto ed in dicembre...e anche adesso ci siamo, con precisione e accuratezza come direbbe la mia collega e amica chimica. Sì, sono giorni di grande tensione per il lavoro e anche per altro ( :-( ), ma ho i miei due uomini, ci stringiamo un abbraccio, vicini e alla via così...io e il cucciolo ci coccoliamo in poltrona, persi a guardare le lucine dell'albero ed i pacchi sotto l'albero...mentre fuori piove, perchè la neve è arrivata in spruzzo ed è già finita...lascio sedimentare i pensieri...come ho già detto e ri-detto ogni tanto essere guardalinee (http://fabipasticcio.blogspot.it/2011/03/di-cavoli-e-di-re.html) ha il suo perchè...ed i miei pensieri vanno a coloro in questo momento piangono gli scomparsi di una tragedia apparentemente senza perchè...e a quelli che restano che di quel perchè andranno alla ricerca, ma la comprensione non è umana...i miei pensieri vanno a chi in questo momento vive una mancanza, che le parole son troppo piccole per poterla colmare...
A volte essere guardalinee ti permette di guardare non la palla, non lo stelo d'erba che il piede calpesta, non il filo d'erba dietro cui ci si vorrebbe celare, ma l'oltre...forse per questo non si ama il guardalinee, perchè guarda davvero l'oltre, con tutte le difficoltà del caso.
Il poeta dice che nessun uomo è un'isola, intero in se stesso, le isole sono riunite in arcipelaghi, interconnesse tra loro con trame e mappe invisibili, ma non inesistenti...tra il guardalinee e l'essere isola c'è una netta differenza, sebbene sottile nella sua spiegazione e per questo troppo spesso mal compresa o non compresa: il guardalinee guarda verso l'oltre, l'essere isola chiude  lo sguardo e perde visione...
Domani è la penultima domenica d'Avvento ed io voglio augurarLo a tutti così:
"luci e addobbi
sul mio albero di Natale:
trame di sogni"
(tentativo d'haiku, 14 dicembre 2012)

martedì 11 dicembre 2012

Le ricette di Natale delle Rifatte Senza Glutine

I giorni passano in fretta...neve sì, neve no, neve forse...qui una spruzzata di neve mi ha catapultato nell'atmosfera natalizia, che adoro...
Lo ammetto: sono una bambina quando arriva Natale, mi piace da morire l'albero di Natale (che ormai da tempo immemore è rigorosamente finto, capisco che la plastica di primo acchitto sembra meno ecosostenibile dell'albero vero, ma siccome non è possibile avere un cimale così facilmente, mi accontento di avere lo stesso albero da un po', quando avrà fatto il suo tempo verrà portato all'isola e smaltito come si deve...il nostro è con noi dal 2000 o giù di lì, comincia a sentire i suoi anni) e mi piace che sia coloratissimo, pieno di lucine, che metta allegria, che ogni palla e decoro abbia una storia, che ogni anno questa storia si arricchisca di personaggi...insomma il mio albero non è mai stato, non è e non sarà mai a tema... il tema è Natale e una volta l'anno si può sognare anche da bimbi!
Per esigenze di spazio, quest'anno quando arrivò il pianoforte, dovemmo risistemare la collocazione di alcuni mobili in sala - la mia anca ancora ringrazia :-( - e non avevamo minimamente pensato a dove avremmo messo l'albero di Natale...quindi quest'anno, quando è stato il momento di fare l'albero i miei due uomini mi hanno guardato e mi han detto :"Dove lo mettiamo???" e io immediatamente "Rispostiamo i mobili e il piano"...al che il consorte ingegnere mi ha guardato intensamente e mi ha detto "come???"...quattro lettere ripiene di sarcasmo, ansia, desiderio di dirmi ma con gentilezza "sei pazza" ecc. ecc....e io "Non ti preoccupare faccio io"...i capelli che non ha hanno gradito questa mia risposta, già immaginavano nuovi compagni di ciacole, ma il consorte con calma - finta - mi ha detto "Fà tu, non voglio sapere nulla".
Con l'aiuto del piccolo uomo ho spostato mobili, tavolini, le mie orchidee - che sempre alla faccia del consorte sono ancora vive! Delle vere highlanders, nonostante me - il piano e finalmente si è liberato il posto per l'albero!
Sempre con l'aiuto del piccolo uomo, abbiamo sistemato l'albero, le piccole natività sistemate tra sala e ingresso, luci, festoni...tutto! Abbiamo dovuto buttare alcuni decori in pasta di sale vecchi di almeno 5 anni...l'umidità maledetta :-(. Gli ho raccontanto le storie delle nostre palle, perchè quasi ogni palla ha una storia sua: da quelle dipinte da me con la mia chlatron attitude per il mercatino dell'asilo, ogni anno un tema diverso, poi quelle comperate come ricordo di viaggio, i decori in pasta di sale o di mais fatti con le mie manine, le uova natalizie, i miei angioletti...insomma abbiamo fatto una bella ciacolata, conclusasi con una bella cioccolata calda!
Di solito per tradizione l'albero lo facevo l'8 Dicembre, il giorno dell'Immacolata Concezione, ma adesso con il piccolo uomo la tradizione è farlo la prima domenica di Avvento. Purtroppo, cosa che sembra essere la normalità, scadenze  e scadenzine lavorative sono sull'uscio, anzi si sono proprio appropriate di me e quindi, eccezion fatta per albero e co., per Natale non ho pensato ancora nulla...nella wish list ci sono diverse cosette, da biscotti a altri piatti, ma finora non mi ci sono potuta dedicare, come avrei voluto.
Ma oggi sono qui a dar man forte ad un gruppo fantastico, le RSG che capitanate da Annalisa e soprattutto dal talento di editor di Marcella hanno dato vita ad una meravigliosa raccolta di ricette a tema Natalizio per augurarci un Natale fantastico. Tutte le ricette sono  assolutamente senza glutine e per il latte vaccino...bè con un pizzico di fantasia si ovvia a tutto ;-)
Godetevi il pdf, che è un vero scrigno del tesoro! E stampato può essere anche un pensiero gradito, non trovate?
Quindi, ricapitolando Editor Marcella , ideatrici: Marcella e Annalisa; Partecipanti: Le Rifatte senza Glutine
Arrivederci al 15 dicembre con il prossimo appuntamento delle RSG, che sarà strepitosamente dolce.

rifattenatalizie

Il pdf delle Rifatte Natalizie grazie ancora Marcella per l'impegno♥

Sweet Sapphire Blues - John Coltrane
Serena giornata, a presto con un altro entusiasmante post...sono giorni avventurosi in un modo o nell'altro ;-)

sabato 8 dicembre 2012

My Junior Masterchef ovvero Piccolo cuoco cresce...senza glutine, senza lattosio, senza latte vaccino

Stasera per cena...fettine panate fritte, senza glutine, senza lattosio, senza latte vaccino..."BUONIFFIME"!
Il mio piccolo cuoco in azione ♥

serena notte e buona domenica♥♥♥


Brubeck &Mulligan - Santa Claus's coming to town

A Dave Brubeck Christmas

giovedì 6 dicembre 2012

Quanti modi di fare e rifare I mostaccioli Napoletani di Vicky Art (senza glutine)...

Sottotitolo: la ricetta c'è o non c'è??? o meglio la ricetta c'è ma io ci sono???


...e adesso come lo spiego???
Come lo spiego che in questi giorni cacofonici, nei quali le fitte scadenze si infittiscono, nei quali sono alle prese con un fantazoo e bestiame vario che rende i miei pensieri poco lucidi, nei quali ho capito che per spegnere tutto 'sto buio devo sedermi davvero sulla riva del fiume, a me è venuto in mente di poter anche partecipare a questa splendida iniziativa che è Quanti modi di fare e rifare???


Nonostante sia cercatrice di parole, mi è difficile trovarne se non dire che è da tempo che adoro LE QUANTISTE TUTTE - io le chiamo così.
Adoro la loro filosofia dello stare insieme, del condividere ricette, risate, parole, sentimenti...tante tante cose belle...condividere per il piacere di condividere tutto quello che attraverso il cibo passa e nutre ben altro che il corpo. Sono una utopista convinta (con grandi capacità di schiantarsi sui, muri ma va bene così ;-) ).
L'iniziativa delle RSG girls è loro sorella.
E' nata da una mamma sglutinata che partecipava a Quanti Modi di fare e Rifare, che ha unito molte food bloggers - chiedetevi pure che ci faccio io con loro, chiedetevelo ;-) - sglutinate anche loro e sono nate le RSG girls.
Filosofia sorella, ovvero stare insieme, condividere per passione, ma SENZA GLUTINE, per me ovviamente con qualche SENZA in più...ma i CON sono super ;-).
Alcune delle RSG sono entrate a far parte delle QUANTISTE...a me avrebbe fatto piacere entrare a far parte delle QUANTISTE ., ma...ho troppo poco tempo - e non è la solita scusa, believe me - , ho troppe idee in testa  e troppo poco tempo,  e so' troppo "troppissimo" chaltron woman...che ha il suo peso...
E allora vi chiederete: che stai addì? che stai affà?
Sto affà che già dalla scorsa ricetta avrei voluto essere anche io tra le quantiste e mi ero preparata tutto per benino...avevo tutti gli ingredienti giusti, mi ero presa per tempo, organizzata anche con la ricetta da rifare delle RSG girls...insomma tutto a posto se non che il fantazoo ha deciso di dichiararsi guerra e come fossimo su un tavoliere di Risiko, dove si lotta all'ultimo sangue per la Kamchatka, la tigre ha cominciato a graffiare il lupo mannaro, che ha cominciato ad azzanare la tigre, ecc. ecc...e mica poteva esserci solo il fantazoo a rovinarmi i piani? e sennò come si tiene in allenamento la capacità di sopravvivenza di una chaltron woman???
Ecco appunto...ci si è messo anche il lavoro...e dopo effetto domino...sapete quelle costruzioni fantasmagoriche che poi in pochi secondi vengono distrutte dalla caduta delle tessere e tutti che fanno il tifo perchè cadano???
Preciso, preciso, uguale, uguale...solo che io cercavo di tenerle su le tessere...non avevo ben chiare le regole del gioco ;-)
Quindi, ho abbandonato sul fil rouge la ricetta, con l'anima triste e stanca di Wil Coyote che vede arrivarsi il masso dall'alto, ma mi ero ripromessa di partecipare all'appuntamento del 6 dicembre...
Appunto.

La ricetta di questo mese è quella dei mostaccioli napoletani di Viky Art...i mostaccioli per me sono legati alla mia Nonna Maria, perchè mi raccontava dei dolci della sua infanzia e non ho ben capito come tra dolci della tradizione marchigiana (perchè Nonna Maria era di Porto San Giorgio, prima provincia di Ascoli Piceno, poi provincia di Fermo e adesso...non lo so più) ci fossero anche finiti i mostaccioli al miele...l'idea di fare un dolce che mi riportasse indietro nel tempo, al tempo della mia infanzia e farlo senza glutine, senza lattosio, senza latte vaccino era  meraviglioso!
Se per l'appuntamento saltato di Novembre mi ero messa in movimento ad Ottobre, sull'onda poteva arrivarci  a Dicembre...mi manca l'effetto "risata di Vincent Price"...:-(
In effetti io i mostaccioli li ho fatti, e li ho fatti senza glutine, senza latte vaccino, senza lattosio con tutti i claims del caso ovvero

§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.
# per le proteine del latte e per il lattosio pochi alimenti riportano la percentuale in etichetta, ma riportano la dicitura "senza proteine del latte, senza lattosio" sia in etichetta sia sulla confezione.

Li ho fatti il 4 dicembre sera, di corsa che Filippide alle Termopili era una lumaca e reduce da una giornata sfiancante davanti ad un TCA e ad un SSM che avevano deciso per migliaia di sfumature di anarchia - ora capisco il libero arbitrio, ma c'è un limite - e con il dubbio amletico "iniezione sì? iniezione no?".
Insomma, li ho fatti, li ho infornati, ho anche sfidato a parole empirei a me ancora sconosciuti - dopo quella della fatina dei denti, dei folletti, degli gnomi della foresta, mi manca da sfidare quello degli elfi...quello dei nani minatori, quello dei nani da giardino... - , vi dicevo, li ho infornati, ho sfidato a parole empirei ancora sconosciuti perchè la consistenza lasciava a desiderare, mi ripetevo in stile mantra "hai voluto fare di testa tua? ben ti sta!" alternandolo a " ma forse qualcosa si recupera, vedrai che se si raffreddano..."
Sono andata a letto tardissimo, passata mezzanotte da un po', ed effettivamente erano recuperabili nella forma, buoni nel sapore - ma potevo far decisamente meglio - e con la mente lastricata di buone intenzioni che la strada di mattoni gialli del mago di Oz era un granello di polvere sul parabrezza dell'Universo...no, perchè se mi ci metto io sono iperbolica nell'organizzazione...è nel passaggio pensiero - azione che c'è qualche oceano di troppo...

Ieri, 5 Dicembre...
...altra giornata lavorativa da testate - alla fine sono scappata a vedere gli strumenti, che non funzionavano come avrebbero dovuto, piuttosto che stare davanti al computer - poi sono scappata di corsa dai miei bimbi del mercoledì, ma sempre avendo in mente che potevo farcela a glassare i biscotti e a fare uno straccio di foto con la macchina del cucciolo, visto che la mia preziosa gemma è ancora morente (:'-( )
...chi di voi si ricorda Corrado Guzzanti che faceva Quelo, il guru "fuggiano"??? Sono certa, ho antenati guru "fuggiani"...ergo i biscotti non sono stati glassati, non ho fatto uno straccio di miserabile foto, ma ho detto "il post lo scrivo lo stesso, punto."

La ricetta di  Viky Art la rifarò sicuramente e stavolta per bene, usando tutto il chaltron vibe che è in me, perchè merita!!! brava Viky anche per alcuni utili suggerimenti per il "senza glutine".

Partecipare all'appuntamento con le Quantiste non ha prezzo, queste iniziative mi piacciono tantissimo, si incontrano persone splendide...
...lo so che per molti ciò che corre sul web non è reale come il reale, ma sono in questo (e non solo) voce fuori dal coro: ho incontrato persone assolutamente dimenticabili e decostruttive nel reale tanto quanto ho incontrato persone ricche, che mi hanno arricchito e assolutamente costruttive nel web. Ovviamente è vero anche il viceversa.
L'ho già detto  che sono una utopista convinta (con grandi capacità di schiantarsi sui, muri ma va bene così ;-) )?

Sull'onda della mia convinzione utopica con schianto incluso, full optional, in questi giorni cacofonici, in compagnia del fantazoo, sto apprezzando sempre di più l'attesa lungo la riva del fiume, che è anche riflessione e autoriflessione...

Se persone che pensavo fossero in un certo modo, si son rivelate in un altro, quella negatività - per quanto male possa farmi anche pensarla - scorre lungo il fiume, a me resta la crescita...ieri 5 dicembre di ciò ho avuto certezza: ho fatto capire ai miei bimbi del mercoledì il molto che imparo da loro ed il poco che loro insegno...un incontro meraviglioso. Ciò spero sia la mia  Croce del Sud, la mia Stella Polare che mi porti passo dopo passo a rendere reali alcune delle idee più pazze che ho in testa, a guardare all'attesa lungo la riva del fiume con maggiore positività, e più a breve termine all'appuntamento delle RSG e al prossimo appuntamento delle Quantiste, che sarà nel 2013!



Dove saremo ospiti??? Il 6 gennaio 2013 saremo ospiti nella splendida casa di Artù con una ricetta superlativa come molte ricette della cucina piemontese sanno essere.
E per finire questo post con una ricetta che c'è, ma non si vede...voglio ricordare Mr Dave Brubeck, che ieri ha lasciato questa realtà per andare a suonare in tanti cuori, R.I.P Mr Brubeck

Take Five
Somewhere
Besame Mucho
Al prossimo appuntamento...

lunedì 3 dicembre 2012

Focaccia (senza glutine, senza latte vaccino, senza lattosio, morbida al punto giusto) e come corollario? un premio davvero speciale e...l'identità dell'unico uomo per il quale farei follie dopo il mio consorte ;-)

Credo
Non credo al diritto del più forte
al linguaggio delle armi, alla potenza dei potenti.
Voglio credere al diritto dell'essere umano, alla mano aperta, alla potenza dei non violenti.
Non credo alla razza o alla ricchezza, ai privilegi, all'ordine stabilito.
Voglio credere che tutti gli esseri umani siano esseri umani,
che l'ordine del potere e dell'ingiustizia sia un disordine.
Non credo di potermi disinteressare a ciò che succede lontano da qui.
Voglio credere che il mondo intero sia la mia casa ed il campo nel quale semino, e che tutti
mietano ciò che tutti hanno seminato.
Non credo di poter combattere altrove l'oppressione se tollero l'ingiustizia qui.
Voglio credere che il diritto sia uno, tanto qui, quanto altrove,
che non sono libera finché un solo essere umano sia schiavo.
Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili e la pace irraggiungibile.
Voglio credere all'azione semplice, all'amore a mani nude,
alla pace sulla terra.
Non credo che il sogno degli esseri umani resterà sogno e che la morte sarà la fine.
Oso credere invece sempre e nonostante tutto alla creatura nuova.
Oso credere al sogno di Dio stesso, un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la giustizia.
Dorothee Soelle
("Loben ohne Luegen" - "Lodare senza menzogne" 2000)

Questi splendidi versi li ha condivisi sulla sua bacheca in Facebook, l'amico Hamid Barole Badu, poeta anche egli. 
Considerato l'immediato momento che stiamo vivendo, considerato che è iniziato l'Avvento, momento di grande attesa e di intensa gioia, penso che questi versi siano perfetti perchè osare credere non è impossibile, non è improbabile.
Essere coltivatori di speranza può sembrare da folli, secondo me invece è necessario esserlo proprio per continuare ad osare credere "al sogno di Dio stesso, a quel cielo nuovo, quella terra nuova".
Ecco come vorrei iniziare questo periodo di Avvento, per distinguerlo nettamente dalla quotidianità lavorativa fatta di scadenze che scadevano tutte l'altro ieri, di precarietà ecc. ecc. ...penso di essere davvero alla frutta su quel fronte - ne avevo credo parlato in un altro post, in relazione alla necessità di cambiamenti, di decisioni da prendere...
La stanchezza e il logorio di questa situazione devono aver inferocito il lupo mannaro bisbetico e permaloso, che non "somigghia pe' niente" a quello della saga di Twilight, e  la tigre malmostosa e dispettosa, i quali mi fanno compagnia da un po'...no, non ho deciso di diventare direttore di fantazoo...sto cercando solo di raffigurare i due rompi che troppo spesso mi fanno da angeli custodi, trigemino ed emicrania...
sto seguendo le indicazioni della specialista, ma 'sti benedetti due sembrano placarsi, poi ricominciano.
...quanta pazienza, quanta...
Per distrarmi, per spostare l'attenzione da questi due rompibolle ad altro, che faccio??? 
Cucino, soprattutto cerco di panificare...e quando lo faccio??? 
Ovviamente nelle giornate peggiori, quelle nuvolose, grigie, piene di nebbia che non si alza manco per sbaglio, meglio ancora se fredde fredde, nelle quali l'unico modo di riscaldare la mia cucina è quello avere i fornelli impegnati ed il forno acceso.

Siccome dovevo finire di provare la farina per pizza de L'Altro Gusto, siccome nel girovagare nel blog della mia amica Ivana avevo visto trionfi di gnocchi ingrassati e focacce, il giovedì che ho fatto i muffins salati mi son decisa a farla anche io, usando la ricetta che qui di seguito scrivo, ricetta che è tratta dal libro "Il pane delle Dolomiti" di Richard Ploner. 
Se vi state chiedendo ( ma anche no!) chi mai potrebbe essere l'unico uomo per il quale farei follie, escludendo l'amato consorte...bè è lui! Sto dichiarando ufficialmente il mio amore a Richard Ploner.
I U, Richard! 
In un prossimo post vi spiegherò perchè amo tanto quest'uomo, ma soprattutto la ricetta che oggi metto in versione focaccia morbida. Ciancio alle bande...no bando alle ciance e via con la ricetta, modificata per il senza glutine ed il senza latte vaccino.

FOCACCIA



Ingredienti

550 g di farina per pizza senza glutine L'Altro Gusto (gli altri 450 g li avevo utilizzati per la ricetta delle Schiacciatine ai pomodori
7 g di lievito di birra secco (che corrispondono ad una intera bustina)
400 ml di latte di soia ( perchè come insegnano Olga e Manu di Uncuoredifarinasenzaglutine, le farine senza glutine devono essere ben idratate), io uso quello che bevo che è lievemente zuccherato, ma addizionato di calcio
60 g di olio evo che corrispondono ad una tazzina di caffè
10 gr di sale

§§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.
Olio evo, sale grosso, rosmarino per la guarnizione


Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Seguendo le indicazioni di Richard Ploner nella sua ricetta, ho messo nella planetaria la farina, il lievito di birra, il latte di soia intiepidito in MW. Con la frusta a gancio ho impastato il tutto e ho lasciato lì per 15 minuti. Trascorsi i 15 minuti, ho aggiunto l'olio ed il sale, sempre con la frusta a gancio ho reimpastato e messo a lievitare, coprendo l'impasto con la pellicola e mettendolo al caldo - l'ho intabarrato tra coperte e copertine. E, seguendo il consiglio della mia amica Ivana, mi sono completamente dimenticata dell'impasto...l'ho lasciato lì, al calduccio circa 5 ore...
Quando sono andata a riprenderlo, non sembrava lievitato tantissimo, ma era morbido e ben lavorabile. C'era comunque del sano scetticismo in me...gli altri esperimenti con queste farine mi avevano dato soddisfazione davvero, ma il proverbio dice "non c'è due senza tre"...ed io ero a quattro.
Così, mi sono ben oleata le mani e ho preso la massa, l'ho stesa in una teglia foderata con carta forno, sempre con le mani ben oleata, dopodichè ho fatto i classici buchini, ho spolverato con sale grosso e rosmarino ed infine in forno caldo a 200°C. 
Ecco il risultato!


Quando era bella colorita, l'ho tirata fuori, l'aspetto era davvero invitante, ma il bello doveva ancora arrivare...ho atteso che si stiepidisse e dopo con un coltello seghettato da pane l'ho tagliata a quadrotti e ho constatato la sua lievitazione (bella bella) e la sua morbidezza (morbida morbida), il profumo (buono buono)...poi c'è stata la prova assaggio...sono di parte, perchè avendola fatta mi son data un bel 9 ;-), buoniffima da sola, ottima imbottita di crudo, golosa con del rigatino...ma ho capito che era buona buona davvero quando l'han mangiata i miei due uomini...facevano a gara a chi prendeva il quadrotto per primo...insomma di quella teglia a fine cena c'era rimasto poco ed il cucciolo che si raccomandava "Mamma me la metti via per domani vero?"
E non era ancora finita...volevo vedere come era il giorno dopo...non credo che le foto rendano giustizia alla sua morbidezza (ho provato a fotografarla sia a cena sia a pranzo), che anche il giorno dopo ci ha dato grandi soddisfazioni (pranzo fantastico!), era rimasta morbida e con pochi secondi di MW era di nuovo fragrante...insomma con questo esperimento potrei dire "non c'è due senza quattro" ;-).


Il cucciolo non ha preso bene che fosse finita e che non avessi più farina per rifarla...in definitiva ci sono piaciuti la ricetta, la farina, il risultato.
I link delle ricette che ho fatto con le farine de l'Altro Gusto

Dulcis in fundo un premio particolare, del quale sono  molto orgogliosa anche perchè mi è stato donato da una amica blogger speciale, una nonna che scrive favole, piccole perline stupende che raccontano arcobaleni di avventure, il suo blog è davvero creatività che si manifesta attraversa il suo pensiero vivo e permanente. Il suo  blog è Linventafavole, lei è NonnAnna che ringrazio ancora tanto tanto.



Questo premio è stato creato nel 2008 dallo scrittore Alberto Zambade e rubo le parole di NonnAnna per spiegare che cosa significa questo premio: nel 2008 proprio nel suo Blog "Leyendas de "El Pequeno Dardo" El Sentido de las Palabras" è stato creato il "Premio Dardos", un riconoscimento da attribuire a 15 blogger per l'impegno dimostrato nella cura del proprio spazio virtuale  a trasmettere valori culturali, etici, letterari e personali .
Per dirla con le parole del suo autore (perdonatemi per le possibili imprecisioni nella traduzione) il premio è per coloro che "...dimostrano la propria creatività attraverso il proprio pensiero vivo e permanente". 
Spero di essere sempre in grado di trasmettere, anche attraverso questo mio blog, il mio pensiero vivo e permanente.
Non mi riesce di individuare 15 blogger, lo lascio a tutti, tutti coloro i quali attraverso il loro spazio virtuale continuano a trasmettere i valori veri, l'amore per la cultura, valori etici, letterali e personali.
Che la settimana vi sia propizia...la mia è cominciata male: ho fatto cadere la mia macchina fotografica e adesso da un errore quando scatta :-'(...spero si possa aggiustare senza salassi stratosferici :-(, anche se temo lo saranno...:-'(((
Provo a consolarmi con la musica, ma mi sa che non mi riesce

Little talks - Of Monsters and Men

venerdì 23 novembre 2012

Muffins bacon & chives: erba cipollina, pancetta e...fantasia, ma sempre senza glutine e senza latte vaccino

Perchè mi viene voglia di cucinare nei giorni in cui il tempo meteorologico è bruttino, se non addirittura pessimo? 
In effetti stare in cucina rallegra lo spirito, anche quando fuori c'è poco da stare allegri...perchè tra le notizie di cronaca interna ed estera manco più lacrime per piangere...
L'altro ieri, il giorno della Madonna della Salute, il cielo era sereno...
...mi piace guardare il cielo limpido con minimi sprazzi bianchi qua e là...mi ricordano lo zucchero a velo. 
Ieri invece era già grigio e quel grigiore lento entra dentro...
...in più il cucciolo aveva una giornata NO, stranamente per colpa della scuola...era stanco, arrabbiato...aveva bisogno di essere rinfrancato.
Avevo in mente di fare qualcosa in cucina, scartabellando la mia wish list, cercando ricette da accoppiare con farine da provare sono spuntati questi muffins, che volevo fare da un po'.
Avevo chiesto al cucciolo di darmi una mano dopo che avesse fatto i compiti e si fosse riposato, ma  la giornata era davvero NO :-(
...in più aveva mal di testa...Sì, ci voleva qualcosa di sfizioso che lo tirasse su...
Così, dopo aver sistemato un po' di lavoro e le lavatrici, mi sono messa in cucina. Ecco il risultato


Dalla ricetta del pane che avevo fatto domenica (Amish Country Bread) avevo avanzata della farina, ma era davvero poca. Questa farina è per pane, focacce e dolci...dolci, eh??? Ma per fare i muffins salati uso lo stesso mix che uso per i dolci e quindi...quindi perchè non provare? Sarò chaltron woman con una ragione ;-)

Muffins bacon & chives


la cui ricetta originale si trova su questo blog Thibeault's Table
La ricetta originale contiene molti più grassi rispetto alla mia, ma i muffins salati sglutinati con troppi grassi non vanno d'accordo, per lo meno è quanto ho constatato...o non lievitano bene o non si cuociono bene...insomma dopo diverse dozzine buttate direttamente nell'umido ho capito ;-). 

Ingredienti ovvero cosa ci ho messo dentro

100 g di pecorino toscano grattugiato
275 g di farina per pane, focaccia e dolci de L'Altro Gusto, con lievito addizionato
3 uova medie extrafresche BIO  (di solito uso la cat. O, ma anche la cat. 1 con solo mangimi naturali)
500 g di yogurt di soja bianco, con fermenti lattici aggiunti e calcio aggiunti, ma senza zucchero
200 g di pancetta a cubetti#§
sale fino
pepe dal mulinello
1 cucchiaio da tavola di erba cipollina
1 cucchiaino da the di cremore+bicarbonato§
pirottini per muffins

§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.
# per le proteine del latte e per il lattosio pochi alimenti riportano la percentuale in etichetta, ma molti salumi ed insaccati riportano la dicitura "senza proteine del latte, senza lattosio" sia in etichetta sia sulla confezione
♪se 500 g di yogurt sembrano tanti, sulla base della ricetta originale in relazione alla quantità di farina glutinosa impiegata ci andrebbero circa 140 gr di burro e 320 g di latte (circa 334 ml di latte), io ho sostituito il latte ed i grassi direttamente con lo yogurt di soja

Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Ho cotto i cubetti di pancetta, facendoli rosolare. In una terrina ho mescolato tutti gli ingredienti secchi, escluso il formaggio grattugiato.
In un'altra terrina ho mescolato le uova, il sale, il pepe, il formaggio e lo yogurt; poi ho aggiunto tutta la miscela secca. Infine ho aggiunto l'erba cipollina e per ultimi i cubetti di pancetta. Poi ho messo l'impasto nei pirottini, che sono andati nello stampo da 12 e l'impasto avanzato è finito in due stelle. Ho cotto per 25 minuti in forno caldo a 180° C, sempre facendo la prova stecchino.
Una volta cotti li ho messi sulla gratella a raffreddare...dopo cinque minuti il cucciolo aveva addentato il primo ..."mamma, ma è proprio buono! posso mangiarne un altro???"...ecco, se ne è mangiati tre uno dietro l'altro ed il sorriso è tornato...magari bastasse sempre un muffin per riconciliarsi con il mondo :-D


Sono venuti profumati e morbidi al punto giusto, proprio come ci piacciono! Ce li siamo gustati per cena, con una bella zuppa calda di verdure...ma andrebbero bene anche per pranzo, per una merenda in compagnia...so già che si rifaranno ;-)

Per  finire in bellezza...un libro...

"Perchè il creato suona e c'è una musica che può raggiungere per una volta l'unisono tra la creatura e l'immenso"
Erri De Luca - Una nuvola come tappeto

Il secondo libro che ho letto di questo autore, libro che ho amato moltissimo...Un mesetto fa circa ho avuto modo di assistere ad un incontro con l'autore, dove l'autore era Erri De Luca. L'incontro aveva luogo nella Basilica dei Frari, qui a Venezia, una delle chiese che più amo...imponente, ci si può perdere dentro, eppure ci si può sentire a casa...almeno io mi sento così quando ci vado.

Sono andata a quell'incontro con alcuni conoscenti...arrivati in basilica, entriamo anche perchè la sera è ventosa, nonostante il giorno abbia fatto caldo...all'entrata un ragazzo sta allestendo un tavolo con diversi libri di De Luca, ci avviciniamo...sono quasi tutti i libri che ho...arrivano delle persone che chiedono al ragazzo se ci sarà anche l'ultimo libro di De Luca
...in quel momento arriva De Luca, le persone lo salutano, mani che si stringono e io - in perfetto stile chaltron! - gli stringo la mano
...queste persone gli chiedono se ci sarà il suo ultimo libro e io realizzo che la mia bocca ha già parlato prima di pensare "Meraviglioso, davvero meraviglioso!".
 E in quell'istante me stessa mi dice " Maaaa...ti sei resa conto che quelle persone e De Luca probabilmente si conoscevano già?"..ecco perfetto - penso io - ho fatto la figura di quella che si mette in mezzo :-( e me rincara la dose " in effetti il libro è meraviglioso, ma non potevi dirlo con un tono meno ...meno da fan che si strapperebbe i capelli???"...Ecco appunto - penso io - come farsi riconoscere subito (nel senso peggiore :-( ). 
C'è ancora tempo prima dell'inizio, c'è una fila per farsi firmare gli autografi.
...persona schiva, di poche parole ma gentile, De Luca è lì che firma.
...che faccio??? aspetto la fine??? 
Ma nooo, tanto ormai la mia chaltron figura l'ho fatta e mi metto in coda con il libro che in assoluto amo di più...c'è chi ne ha tre o quattro in mano...pfiùùù, ne ho solo uno...mi sono contenuta...mi firma il libro, scambiamo due o tre parole e mi lascia con uno sguardo color del cielo delle montagne che tanto amo, che sono le montagne che anche io ho imparato ad amare, parte di questa terra per me adottiva...io le vedo dal basso, lui le scala, va verso l'alto...
Inizia l'incontro - intervista e si passa da un suo libro all'altro, da versi a parole, da parole a versi...è rigenerante per me, piano piano mi si pulisce l'anima, mi butto diverse negatività accumulate dietro le spalle. 
In un altro suo libro scrive 
"Lieti gli abbassati di vento, quelli che stentano a respirare per come sono oppressi, quelli con il cuore calpestato. [...] Essi sono i primi del mondo". 

Stentare a respirare per il cuore calpestato...conosco la sensazione...però ad ascoltarlo, il respiro trova un ritmo meno doloroso, il cuore è gonfio, ma quando il cielo è sereno si può ancora sorridere.

Perchè mi è tornato in mente ieri, a quasi un mese di distanza???perchè ho visto il cucciolo spento e arrabbiato e avrei voluto avere un cielo sereno da mostrargli...adesso può essere ancora sufficiente un muffin per fargli tornare il sorriso, ma sta crescendo e...dovrò inventarmi cose nuove ;-)

Intanto, serena giornata a voi, con ottimi libri e muffins fragranti




Ester Phillips - A Taste of Honey

N.B.: i muffins mangiati a pranzo oggi erano più di quelli mangiati ieri sera, erano rimasti umidi al punto giusto.

mercoledì 21 novembre 2012

Schiacciatine ai pomodori senza glutine senza lattosio senza latte vaccino per festeggiare ...oggi è La Salute (21 Novembre 2012)

Oggi è La Salute, o meglio è La Madonna della Salute ed è festa grande, come avevo già raccontato in un altro post (Oggi 21 Novembre: La Madonna della Salute).

Inizio con un piccolo prologo, poi vi do la ricetta e finisco con un epilogo.

Prologo
siccome qui è festa grande, sia l'università sia le scuole sono chiuse, ieri sera abbiamo pensato di portare nove - 9, nove 9 - ragazzini al cinema. 
Siamo andati a vedere Hotel Transylvania. 
Il film, sebbene sia un cartone, merita di esser visto perchè ha molte chiavi di lettura, dal rapporto genitore-figlio alla diversità, alla paura della diversità e all'accettazione della diversità...tutto ovviamente in chiave divertente, anzi divertentissima!
Diciamolo: la parte un po' meno divertente possono essere nove ragazzini di dieci anni, che sembrano avere carica illimitata - gli orologi atomici gli fanno un baffo! 
Dopo una giornata di lavoro, purtroppo anche stressante - ma ultimamente è la quotidianità - non c'ho più il fisico per certe cose...invecchio...

E adesso la ricetta: sperimentata domenica pomeriggio, tra una elaborazione e l'altra (con excel è sempre odio - amore ...sgrunt) e tratta liberamente da una ricetta presente in questo libro meraviglioso


Il Pane delle Dolomiti di Richard Ploner, ed. Athesia.

E' davvero un grande libro sul pane...
...certo ce ne sono tantissimi, ne ho tanti anche io, però questo mi ha dato sempre grandi soddisfazioni, soprattutto nel passaggio da ricette glutinose a  ricette sglutinate (vedasi ad esempio la ricetta per la pizza, mai pubblicata, fatta innumerevoli volte con farine diverse e sempre ottima riuscita, o vedasi la ricetta Brioche al pesto di zucchine, riuscita al primo colpo...mica merito solo del fattore C ;-) ).
Volevo trovare una ricetta per la quale poter provare la farina per la pizza de L'Altro Gusto e a pagina  60 del suddetto libro mi sono imbattuta nella ricetta delle schiacciate ai pomodori che nella mia chaltron cucina sono diventate  Schiacciatine ai Pomodori
...ovviamente il chaltron mood si è scatenato un po' anche con gli ingredienti e la lievitazione...ma andiamo per ordine

SCHIACCIATINE AI POMODORI SENZA GLUTINE SENZA LATTOSIO SENZA LATTE VACCINO


Ingredienti

50 g di polpa di pomodoro BIO (soli pomodori italiani)
200 g di latte di soja tiepido (il mio è lievemente dolce e addizionato in calcio)
3.5 g di lievito di birra granulare (che mi erano avanzati dalla ricetta dell' Amish Country Bread)
un cucchiaino di sale
origano secco a piacere
2-3 cucchiai di olio di riso
Per guarnire:filetti di alici sott'olio (olio evo)

§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.

Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Ho scaldato in MW il latte di soja con la salsa di pomodoro, devono essere tiepidi, non caldi. 
Nella planetaria KEN ho messo i 350 g di farina, il lievito, l'origano e ho aggiunto il mix latte e pomodoro tiepidi. Con il gancio a uncino ho impasto, ho aggiunto il sale e ho finito di impastare. 
Ho messo a lievitare per due ore circa nel mio forno precedentemente riscaldato al minimo (lo accendo per pochi minuti a 50 °C).
Richard Ploner fa delle lievitazioni piuttosto rapide e con quantità di lievito che a certi mastri fornai non piacerebbero affatto, ma...
ma bisogna pensare alle condizioni a contorno per la lievitazione, spesso di pani tradizionali, ovvero tempo, umidità e temperatura...per tacer dell'acqua più o meno dura!
Con questa ricetta e con questa farina mi son comportata, a chaltron mood, come facevo nella mia vita glutinosa nella stessa cucina, freddina assai e poco asciutta  ;-).
Quindi, dopo circa due ore presa dai miei fogli excel - o saranno questi che fan la differenza nella mia panificazione??? - sono andata a controllare il mio impasto, che era pressochè raddoppiato. 
Ho tolto la planetaria dal forno, che ho riscaldato a 200°C. 
Ho aggiunto all'impasto i 100 g di farina per pizza restanti, impastato di nuovo con il gancio ad  uncino. 
Poi con le mani ben unte di olio di riso, ho prelevato palline di impasto, appiccicosetto ed ecco il perchè delle mani ben unte. e ho formato delle schiacciatine/pizzette...come vi pare...che ho messo dentro la teglia da sei pizzette (ne ho due, prese dal consorte che ha naso per teglie e co. ;-) ). 
Alcune le ho guarnite con le alici, altre sono rimaste nude. Con questa dose me ne sono venute dieci. Le ho cotte in forno caldo per quindici minuti abbondanti, io ho controllato che fossero cotte "bussandole", e ho dato un occhio alla pasta: quando si staccava bene dai bordi erano cotte.
Ogni forno è a sè, comunque.

si vede la lievitazione???

Ce le siamo pappate calde, ma anche tiepide ed il giorno dopo erano morbide, ma necessitavano di un passaggio in MW che le ha riportate alla loro fragranza.
Nessun retrogusto di lievito, nessun altro retrogusto...ci sono piaciute!
E adesso si provano altre versione con la farina avanzata ;-)




Epilogo
oggi è La Salute, festa grande. 
Persino il tempo meteorologico si è vestito a festa: cielo sereno...che sia foriero di serenità che nel cuore manca, in questo momento...purtroppo...perchè anche nei momenti di festa un pensiero, seppure piccolo, va a chi in questo momento, in un mondo non troppo lontano dal nostro, sta vivendo la tragedia...
La tragedia che cambia spesso nome, colore, faccia, ma che è sempre la tragedia...che si accompagna con due amici degni della sua tragicità: odio, fratello di cecità, e distruzione, loro degno cugino.
Ci sono momenti in cui è insostenibile essere...
Ci sono momenti in cui spero di essere umana...
...come ad esempio una domenica mattina, durante la messa, mentre tutti si cerca di ascoltare, mio figlio irrompe con una domanda sussurrata e la leggi poi muta nel viso delle amichette che gli sono accanto e provo a spiegargli, a spiegare loro la diversità, il male che fa non accettarla, il volerla annientare a tutti i costi, l'odio che cresce e la morte...
...mamma mia come mi sento piccola...
Sotto questo cielo sereno oggi si festeggia la guarigione di una tremenda pestilenza...magari per sconfiggere le pestilenze attuali ci vorrebbe una magica medicina, come quella del libro di Roald Dahl, magari...
...magari ci vuole anche che insegniamo al nostro futuro - i nostri figli - che certe pestilenze si guariscono accettando qualsiasi diversità, di pensiero, di parola, di genere...
...perchè la diversità è ricchezza...e sognare è ancora lecito...

Buona Salute a tutti!!!

Sarah Vaughan - Over the rainbow