domenica 26 febbraio 2012

Crostino di Baccalà "mantecato" su letto di ceci e cipolle senza glutine senza lattosio senza latte vaccino per il pranzo domenicale...che l'eresia sia con noi! Crouton with creamed baccalà on a bed of sauted onions and garbanzo beans

Incursione al volo...che ho una ricetta in sospeso...

Ogni tanto è bello riunirsi a tavola in compagnia, ovvero non soltanto noi tre...stavolta è venuta mia suocera che mi ha dato consigli giustissimi e sacrosanti per il baccalà. 
Innanzitutto partiamo dall'origine e quindi due links

Io sarei partita con le migliori intenzioni, volevo fare una delle due ricette o una crasi delle due...è che in corso d'opera mi son lasciata prendere dal chaltron vibe...

Ieri mattina, sono andata alla ricerca per Mestre di confetti senza glutine (perchè questo è l'anno della prima comunione, perchè la chaltron woman sottoscritta si è messa in testa, appoggiata al 100% dal cucciolo, di fare sacchetti e bomboniere come più gli e ci piace...novella Tafazzi io mi sto già dando mazzate sui denti...) che poi ho trovato nell'Emporio "del se non ce l'abbiamo noi, non ce l'ha nessuno" ovvero Caberlotto, che per assortimento e professionalità consiglio a chiunque...non mi paga nessuno per far pubblicità ;-) tantomeno loro, ma è un negozio serio, anzi serissimo sotto diversi punti di vista. Incluso il senza glutine ;-).
Oltre a ciò, sono andata a fare spesa di pesce (oggi infatti ci siam deliziati con un ottimo risotto di scampetti profumato all'aneto) e sono andata alla ricerca del "baccalà" sapendo che in una nota gastronomia ce lo hanno sempre bagnato...il baccalà (quello sotto sale), cosa più unica che rara visto che qui il "baccalà" è lo stocco, quello seccato. Stavolta non avevano quello sotto sale bagnato, ma quello seccato bagnato, qualità ragno.
L'ho preso lo stesso e io, me stessa e me ci siamo guardate negli occhi pensando "ne verrà fuori qualcosa...probabilmente...forse..."
Preparato ieri pomeriggio tutto il pesce per oggi e per la cena, vado ad approcciare il "baccalà" e lì panico...colore, consistenza, profumo...vagolavo nel buio totale...stavolta consultazione con l'ingegner consorte che mi dice "Chiamiamo Sonia", ovvero mia suocera, la quale a) mi spiega, b) mi rassicura, c) mi consiglia di mettere un cucchiaino di bicarbonato nell'acqua di cottura e d) dà l'abbrivio per il mio chaltron vibe.
Non potendo ottenere filetti, l'idea era di lessarlo e magari condirlo in insalata, ma mentre parlavamo mi spiegava che si poteva farlo mantecato.
Questa è la confraternita del baccalà mantecato http://www.baccalamantecato.com/
Perchè il baccalà mantecato è una cosa seria...
Me Stessa e Me all'unisono "quindi non è roba per te"
Io " siete simpatiche come un mal di denti la notte di ferragosto in alta montagna...".

Ieri sera sono andata a letto solo dopo aver lessato, scolato e messo in frigo "il baccalà". Stamane solita routine domenicale, arrivo finalmente a casa a mezzogiorno passato e mostro a mia suocera come è il baccalà...lei lo guarda, lo assaggia e mi dice che è buono e quindi ho detto "allora provo a farlo "mantecato" !".


Di cosa abbisognamo per comporre il piatto ovvero ingredienti

Ceci, in questo caso biologici della linea "Libera"
cipolle
tris di pepi macinati dal mulinello
scalogni 
cipolle
semi di finocchio
olio evo ligure
sale
"baccalà"
pane in cassetta senza glutine (quello che preferite, io mi sto accontentando di quello DS, visto che quello della Nuova Terra non lo trovo più e gli altri sono troppo cari, è pane mica platino o litio! Non so se il Nikkei o il DAX contemplino un carniere senza glutine, ma a questo punto converrebbe buttarci un occhio...'n si sa mai che s'imbrocca l'investimento giusto ;-) :-D)
fumetto di pesce.

§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.

Come facciamo a comporre il piatto ovvero procedimento

Ho scolato e ben sciacquato i ceci, mentre in un tegame la cipolla tritata grossolanamente si imbiondiva con olio evo e sale. Ho versato i ceci, aggiustato di sale, tritato i pepi, aggiunto i semi di finocchio e lasciato che tutti i profumi ed i sapori si amalgamassero...quindi tra i 5-10 minuti.
I semi di finocchio non solo sono estremamente gradevoli con i legumi, ma soprattutto ne aiutano la digestione.
Come si può leggere nella ricetta originale, vedere il link precedente, non ci sono dosi, si deve usare l'occhiometro o lo spannometro... o entrambi.
Ovviamente, io avevo lessato il baccalà senza odori (ecco che si dà inizio all'eresia), non avevo aglio, che nella ricetta di mia suocera c'è e non potevo mettere latte che c'è nella ricetta di mia suocera ed in altre ricette del veneziano, e allora???
E allora, uno o due scalogni in poco olio evo, belli imbionditi e via nel boccale del minipimer (vera eresia!). Nel suddetto boccale ho poi messo del baccalà, olio evo q.b e sono andata a montare come fosse una maionese, ho poi aggiunto dell'altro baccalà, ho aggiunto olio evo e anche uno o due cucchiai di fumetto di pesce (pronto per il risotto di scampetti) e ho continuato a montare.
Ho aggiustato di sale e pepe e versato in una bella vaschettina.
Ho preparato anche la versione con latte per loro, ovvero cucciolo, ingegner consorte e suocera. L'occhiometro e lo spannometro valgono anche per il latte, che la ricetta originale non prevede (quindi non sono poi così tanto eretica ;-) ); è probabile che il latte serva per diminuire l'olio e che la mantecatura sia aiutata anche dai grassi del latte, alcuni lo lessano nel latte per renderlo più morbido...Dovendo evitare latte vaccino è bello sapere che nella ricetta originale non serve ;-)
Ciò detto  ciò fatto, se riposa un po' è meglio, si assesta quello che adesso chiamano "texture" (termine caro alla gastronomia molecolare), io la chiamo ancora consistenza e ovviamente si amalgamano i profumi ed i sapori.
Volevo per lo meno tostare il pane, ma figuriamoci!
Quindi, il piatto si compone con i ceci alle cipolle e finocchio e sopra ci si posa un crostino ben spalmato di questo baccalà...eppoi?
Papille  gustative all'arrembaggio e mandibole e mascelle in azione! 
Non ho assaggiato la versione con latte, ma il cucciolo, l'ingegner consorte e la suocera han gradito entrambe le versioni.
Credo che si replicherà...non troppo spesso che da mongolfiera passiamo direttamente a space shuttle come silhouette :-(

E per digerire che cosa c'è di meglio di un buon libro? Oggi consiglio la lettura di questo ultimo di Andrea Vitali, " Zia Antonia sapeva di menta" che anche Eu - La Belle Auberge ha consigliato sul suo blog


Adoro Andrea Vitali, adoro il microcosmo "bellagiese" bellanese (lapsus linguae) che in realtà è un intero universo umano e naturale, adoro il suo modo di scrivere, lineare, breve, ma di quella brevità essenziale, non della brevità di chi non sa cosa dire. Ogni sua storia è una sorpresa, la copertina non è che una porta che si apre su attimi di vita, piccole storie che a volte incrociano anche la Storia. Alcune storie si tingono di giallo, altre si ammantano di malinconia, ci sono passioni e antipassioni, ci sono esistenze che si incrociano, si scontrano come quando si va in bici, si disperdono. Andrea Vitali sa essere epico nell'uso che fa della parola, del racconto...a me sembra antiepico poichè non parla di miti, di azioni gloriose, di gesta eroiche, parla di persone che attraversano in qualche momento del tempo il microcosmo "bellagiese" bellanese, persone che però sappiamo riconoscere subito, quasi fossero parenti stretti...in senso lato tutta l'umanità è imparentata...
E come colonna sonora...ancora Stan Getz

 Seven steps to Heaven
A time for love

E adesso "To other recipes and beyond!"...ho ancora una ricettina da sperimentare stasera ;-) 
Buona serata

martedì 21 febbraio 2012

Il polpo, l'ippocampo, la chiocciola...uno zoo particolare con accompagnamento: Crostata con confettura di susine e porto.

E anche quest'anno il Carnevale volge al suo termine. 
Peccato che quest'anno non siamo andati neanche una volta a farci in giro per le calli, a vedere Venezia come fosse un gigantesco palco teatrale dove ognuno è attore e spettatore...

Queste sono le suggestioni dello scorso anno

Sarà perchè il clima non è stato il massimo, perchè il Carnevale era "basso", ovvero subito dopo Natale,  sarà perchè...non lo so...
Del Carnevale di questo anno abbiamo solo le castagnole a ricordarcelo e nulla più...
Però sabato scorso io avevo in mente dell'altro...Avevo in mente di fare una crostata con la buonissima confettura di susine e porto, che avevo fatto l'estate scorsa...che dopo aver riposato è ancora più buona.
La pasta frolla...ovviamente in casa non avevo manco un nanogrammo di farina fioretto di mais...ovviamente in casa chaltron ci si ferma davanti ad una minuzia del genere??? Ma no!
Non posso fare la pasta frolla che avevo fatto in precedenza e che erano venuta "buoniffima", e che problema c'è???
E allora ho fatto un salto virtuale in casa delle mie fantastiche TOP Chef Olga e Manu (aka Felix e Cappera) per studiarmi i mix di farine per crostate...
ME: "abbiamo una di queste farine in casa???"
ME STESSA: "da qualche parte in dispensa, credo che ci sia qualcosa...forse la tapioca è finita del tutto...
ME: "e questa la chiami organizzazione??? no dico..."
IO: "fate silenzio voi due...sto pensando"...
Ecco, pensa che ti ripensa...a me la farina di riso non piace moltissimo, lascia un retrogusto che non mi ispira niente...farina di riso glutinoso???
Da Ca......to a Mestre ce l'hanno...a casa non ce l'abbiamo...per fortuna che al mattino avevo comperato della maizena consentita (grazie Jè Ale per la consulenza), fecola consentita con dicitura senza glutine ce ne era a sfare...e c'era anche la farina di riso (ma perchè quella di riso sì e quella di mais fioretto no...devo cominciare ad indagare su certi percorsi della mia mente...mah), farina di riso con spiga sbarrata e marchio senza glutine, che trovo piuttosto fine, tipo zucchero a velo...per lo meno questo è l'effetto che fa quando ti cade la busta con un residuo tipo una cinquantina di grammi sparsi e all'improvviso nuvole in cucina....ma c'era un'altra busta di farina di riso stessa marca appena iniziata...
Bello sapere che ciò che meno amo è sempre presente...c'è di che meditare ;-)
Allora dunque, dopo intensi studi e spazza-nuvole sono addivenuta a questa soluzione.

Ingredienti per la pasta frolla con farine naturali senza glutine ma certificate (scritta o spiga sbarrata come richiesto dalla legislazione vigente)

§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.

230 g di amido di mais (maizena)
90 gr di fecola di patate
200 gr di farina di riso
9 gr di xantano
200 g di margarina senza olio idrogenati, senza coloranti
300 gr di zucchero (perchè ho saputo da Olga che Luca Montersino ha detto che se si mette più zucchero la frolla è più croccante)
4 tuorli di uova medie cat.1
1 uovo intero medio cat.1
scorza grattugiata di limoni bio 
1-2 cucchiai di latte di soia (ne ho messo solo uno).
Confettura di susine e porto home made
formine di animali vari e formine piccole di forme varie
stampo per crostata "immargarinato" e spolverato con farina di riso
Una tazzina da caffè di latte di soia
pennello 
zucchero in granella profumato alla vanilla bourbon


Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Posso scrivere che ho messo tutto nella planetaria e con la frusta a K in acciaio ho fatto tutto??? Ecco, l'ho scritto e l'ho pure fatto.
Per essere precisini, bisogna fare una fontana mettere la margarina a pezzetti, lo zucchero, la scorza e poi l'uovo ed i tuorli. Dopo si impasta.
Poi si mette il tutto a riposare...io e il cucciolo siamo andati a vederci lo spettacolo dei bambini in patronato.
Quest'anno recitavano "Le Streghe", stupenda fiaba di Roal Dahl (♥♥♥).
Dopo lo spettacolo si torna a casa e ci si mette all'opera!
Si stende la frolla per la crostata sul piano infarinato ma non troppo, si mette il disco (lo stampo era a cerniera da 26 cm di diametro) nello stampo, si spalma la confettura, se ne gode il profumo, si fa il rotolino per il bordo. Poi si stende ancora un po' di frolla e si fanno dei minuscoli cuoricini e fiorellini e si mette tutto in forno caldo a 180° (in questo caso il forno era ventilato, perchè stavo finendo di cuocere le castagnole).

E con la restante frolla???
No problem...si tirano fuori i cookie cutters o formine che dir si voglia, si recupera il cucciolo, che aveva approfittato per andare a giocare con la Wii, e si comincia a tagliare...ed ecco polpi che salutano ippocampi...Eppoi


...orsetti, volpi e scoiattoli ...e perchè no? pecorelle...Eppoi..eppoi chiocciole!!!


Poi si spennella la superficie dei biscotti con il latte di soia e si mette sopra alcuni della granella alla vanilla bourbon.
In forno per 10-15 minuti o finchè prendono un bel colore, sempre forno caldo a 180° funzione ventilata. 
Una volta cotti si mettono a raffreddare su una gratella.
La crostata? La crostata una volta cotta è stata conservata per il giorno dopo e portata a casa di amici che hanno gradito :-D

"Tutto sommato, esperimento riuscito" dice ME
Me Stessa: "non grazie alla tua organizzazione..."
"Basta voi due! Un biscotto a testa e bocche cucite" aggiunge IO.
Eppoi mi interrogo sul perchè della mia silhouette a mongolfiera...bah...

CONSIGLIO LIBRESCO: oltre a "Le streghe" di Roald Dahl che se non avete ancora letto, leggetelo! Questo è davvero un "mai più senza". 
Il libro, anzi i libri che vi consiglio questa volta, per una botta di ottimismo sfrenato, risate, per joie de vivre, per ricordarvi che significa lo zen ed il sorriso...sono Zia Mame e Intorno al mondo con zia Mame, entrambi di Patrick Dennis. Ovviamente, andrebbero letti in questo ordine, ma è altrettanto ovvio che io ho letto prima il secondo (questa estate in montagna, al fresco della Val Passiria) e questo autunno il primo.

Sono di parte, perchè ho adorato il film, con quella meravigliosa attrice, Rosalind Russel...quando leggo di zia Mame che ride e con nonchalance muove la sigaretta con il bocchino, io sento la risata e la vedo perchè ricordo lei...Comunque, i due libri sono spassosi, ma raccontano anche tra le righe piccoli e grandi cambiamenti della società americana, piccole tessere di storia che si aggiungono alla Storia. Trovo la "pazzia" di Mame contagiosa, fa dell'assurdo uno stile di vita in modo così plateale e spontaneo da farlo divenire quotidiano. E' dipinta come non "politically correct", beve e molto, fuma e molto, frequenta molti uomini, ha delle mises incredibili...però sotto questa superficie, è una persona molto attenta all'essenza. Memorabile come mette a tacere un signorotto very wasp dalle idee ultra nazionaliste...me la immaginerei volentieri alle prese con certi politicanti nostrani...Certo, quel suo essere sempre sopra la righe sembra che stia per stroppiare, però a volte quando la tetraggine del mondo comincia a stratificarsi addosso all'anima un pensierino su come ridere al vento e ritrovare la follia che è in noi andrebbe fatto.
E per chiudere in bellezza,


Misty... Aretha Franklin
Misty ...Stan Getz
Serena notte

Questa ricetta partecipa al contest di Simona "Dolcemente privi di..." perchè è senza latte vaccino, senza glutine, senza lattosio


domenica 19 febbraio 2012

Castagnole...sì, ma al forno, senza glutine, senza latte vaccino...per festeggiare il Carnevale 2012

Ore 17.40 di un qualunque sabato grasso sulla faccia della terra...

Madre:" i galani da Michele li prendiamo domani...adesso che torniamo a casa mi aiuteresti a fare i biscotti? per la crostata mi arrangio io..."
Figlio: "mamma...ma scusa e le castagnole???"
Madre:" adesso ...le castagnole...è che per friggere devo incastrarmi tra la crostata e la pizza per cena..."
Figlio:" no, mamma, non hai capito....io voglio le castagnole come le fa la mamma della Nico...al forno!!!"
Madre (che ha fatto due volte in vita sua le castagnole "normali" e non ha manco idea di quale possa essere la ricetta per farle al forno): "va bene, tesoro...adesso che andiamo a casa cerco la ricetta su internet, poi le impasto e tu mi dai una mano."
Figlio: "ma guarda che le devi fare come quelle della mamma della Nico...non è che puoi chiamare la Nico e chiederglielo???"
Madre (che sta intanto implorando tutte le risorse religiose e non dell'universo): "ma no, non possiamo disturbare la Nico di sabato, vediamo che trovo su Internet...e le faccio..."

è fantastico come i figli sappiano lavorarti ai fianchi con il senso di colpa...psicologi in nuce...e che ha fatto la madre di cui sopra??? è arrivata a casa, ha cercato su internet, ha trovato un sacco di ricette, ha cercato quella che sembrasse a naso di chaltron woman quella che poteva essere la più vicina e...non contenta di avere da preparare la cena, la crostata e biscotti e le castagnole al forno...ha pure deciso di farle senza glutine!

La vocina interiore dice:"le hai fatte due volte due in vita tua, fai una ricetta nuovissima e implori tutti gli empirei possibili che sia per lo meno parente di quella che fa la mamma della Nico e la fai anche senza glutine...comincia ad appellarti agli empirei extragalattici e ricordati che non c'hai il fisico per i salti mortali senza rete..." Ho una vocina interiore che mi è di grande conforto...

La ricetta glutinosa che la suddetta madre ha scelto è questa: 
La versione senza glutine frutto del mio chaltron mood è questa.

CASTAGNOLE SENZA GLUTINE SENZA LATTOSIO SENZA LATTE VACCINO

Ingredienti

§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.

430 gr di farina o mehl Schaer
120 gr di fecola di patate (riportante sulla scatola la dicitura senza glutine, scritto in grande)
200 grammi di zucchero
180 gr di margarina senza grassi idrogenati (altrimenti per chi può burro e per evitare lattosio per chi lo trova burro di capra)
2 tuorli d'uovo  medi cat. 1
2 uova intere medie cat.1
sale
scorza grattugiata di limoni bio di Amalfi
un bicchierino di rum (io avevo il Bacardi, ma fate vobis...se volete ci sta bene anche l'anisetta, l'anice, la sambuca...)
mezza bustina di cremor tartaro/bicarbonato bio con spiga sbarrata (una bustina intera sono 17 grammi)
N.d.A: non amerei mettere i nomi dei prodotti, ma ho visto che ormai si usa molto così, solo che io metto i prodotti che uso e lo faccio in libertà non perchè sia tester o quant'altro di una qualsivoglia ditta.


Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Ho messo in una terrina bella capiente la fecola e l'80 per cento circa della farina, ho aggiunto la margarina a pezzetti, lo zucchero, i tuorli e le uova, la scorza di limone ed il rum.
Ho cominciato ad impastare e ho usato la farina messa da parte per amalgamare bene il tutto ed evitare mani piene di pasta che non si liberano...avrei potuto impastare nella planetaria (ma la terrina della planetaria era occupata dalla pizza) e quindi vecchia maniera...Il profumo della pasta era buono...il sapore pure (l'abbiamo assaggiata cruda...non è un plurale majestatis, è un plurale vero ;-) ).
Fatta la massa, il delizioso piccolo aiutante si è messo all'opera!
La mamma faceva i rotolini e lui tagliava le castagnole in piccole rondelle uguali (è figlio di suo padre!) e poi le metteva delicatamente sulla placca e la mamma infornava.
Il forno deve essere caldo, a 200° e abbiamo messo il ventilato perchè le teglie erano due per volta. Bastano pochi minuti, circa 5...devono prendere colore ma non colorirsi troppo...era lui che mi diceva se erano giuste...Abbiamo fatto anche la versione a pallina, schiacciata un po' al centro stile gnocco e in quel caso ci vogliono 10-15 minuti.


Sfornate le prime, prova assaggia immediata...due domande a bruciapelo "sono buone??? sono come quelle che dicevi tu???..." Risposta "sì, sono buone sai...sei stata brava, assomigliano tantissimo a quelle della mamma della Nico!"...
"E anche per oggi posso tirare un sospiro di sollievo" ho pensato io, madre di cotanto figlio :-DDD

Vi racconterò poi dei biscotti, della crostata e della pizza...e di un'altra sorpresa...

Questa ricetta ha ovviamente ampi margini di miglioramento...intanto un pizzichino di xantano aiuterebbe non per la formazione della massa, ma per il dopo cottura...si possono cambiare le farine ed in questo caso chiedo alle più esperte amiche bloggers sglutinate lumi e lanterne in proposito...però ci è piaciuta!
E stamane erano ancora buone sia le piccoline sia le più grandi e le abbiamo mangiate per colazione.
E visto che è stato tutto un parlare di mamme e figli vi lascio un consiglio "libresco" :-D

"Mama Tandoori" di Ernst van der Kwast
...letto la scorsa estate, mentre ero in montagna a godermi un po' di fresco...E' in parte un libro autobiografico, perchè la mama è molto ispirata (95% a detta dell'autore, 5% a detta della di lui madre) dalla madre dell'autore e il tandoori si riferisce al fatto che la mamma è indiana, ma l'azione si svolge in massima parte nei Paesi Bassi. Definire la mama una donna di carattere è minimizzare :-D 
E' una forza dirompente, una specie di Kali che va dritta per la sua strada...risate non mi son state risparmiate, ma spesso ho pensato di leggere la trama di un episodio de "Ai confini della realtà". Io l'ho trovata impossibile da gestire, ma me ne sono innamorata...Non è pazza, ha una logica che sfugge al senso comune...mettiamola così...certo se fosse capitata a me non so come sarebbe andata la mia vita...però un piccolo appunto vorrei farlo: ma perchè le madri "teribili" sono solo quelle dei figli maschi? 
E per finire in bellezza, un po' di musica...una colonna sonora per finire in bellezza questo post...




Due versioni magnifiche di "Because the night"...che amo alla follia, che mi dà i brividi ogni volta, che mi commuove...ogni tanto bisogna commuoversi...
Buona domenica e ancora buon carnevale!
Questa ricetta partecipa al contest di Simona "Dolcemente privi di..." perchè è senza lievito di birra, senza glutine, senza lattosio

giovedì 16 febbraio 2012

Banana Curd...sing along the banana song (senza glutine, senza lattosio, senza latte vaccino)

Non avevo programmato di scrivere un post così tanto presto.
...in realtà avrei altre ricettine e altre riflessioni da postare, ma oggi è giovedì grasso e tutti sono alle prese con galani, crostoi e fritole e io invece...io invece faccio il banana curd!
E' per ritemprarmi dalle fatiche con i tentacolati :-D.
Con Elena siamo arrivate alla conclusione che sono un ossimoro vivente e quindi per non smentirmi il giorno di carnevale faccio qualcosa di assolutamente non carnevalesco...Non era esattamente voluto eh! Avevo delle banane che mi guardavano dicendomi "Quale degna morte vuoi donarci?" E c'erano i limoni biologici che anche loro non avevano un sorriso smagliante...e quindi via!


Ho cercato in rete molto velocemente e in lingua inglese, quindi chiedo venia  da subito a chi ha già pubblicato una ricetta in lingua italiana. 
In realtà, ho preso una ricetta inglese (che trovate QUI, e la ritrovate anche qui con meno zucchero) e la ricetta del lemon curd che ho fatto io tempo fa (che si trova qui) e le ho incrociate con il mio chaltron mood...ed ecco cosa è venuto fuori...

Ingredienti ovvvero che ci ho messo

8 banane grandi, mature ma non rovinate
4 piccoli limoni bio o 2 limoni bio grandi (i miei erano della Costiera Amalfitana),dei quali serve sia la buccia grattuggiata sia il succo
400 grammi di zucchero
2 cucchiai di maizena (consentita, quindi guardate l'etichetta e la spiga sbarrata)
4 cucchiai abbondanti di olio evo
4 uova intere medie cat. 1
4 tuorli da uova medie cat. 1


§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.

Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Ho sbucciato le banane, tolto bene tutti i filetti, e le ho tagliate a rondelle usando l'occhiometro, direttamente in una casseruola capiente. Sempre nella stessa casseruola ho aggiunto 300 gr di zucchero, la scorza dei limoni grattuggiata con la mitica microplane ed il loro succo. Ho poi messo sul fuoco, fornello al minimo. Quando lo zucchero si è cominciato a sciogliere ho preso il minipimer e reso il tutto una crema, che già così da sola mi piaceva molto. 
Poi in una terrina ho messo le 4 uova intere, i 4 tuorli, lo zucchero e la maizena (che stavolta avevo!). Ho montato il tutto. Quando il tutto era ben miscelato ho aggiunto, continuando a montare, del composto di banane, che era sul fuoco...un cucchiaio grande per volta fino a quattro cucchiai...
Questo serve per evitare che le uova coagulino a contatto con la frutta calda e quindi "straccino" poi il tutto.
A questo punto ho aggiunto il composto delle uova+banane alle restanti banane sul fuoco e ho atteso che si cuocesse il tutto. Deve velare bene il cucchiaio e deve essere consistente...lo è naturalmente di suo, rispetto al lemon curd.

N.d.A: le banane con lo zucchero non devono mai arrivare a bollore e, una volta aggiunto il composto con le uova, fare attenzione alla velatura del cucchiaio che deve essere uniforme. Anche in questo caso mai che arrivi a bollore, diciamo che in una decina di minuti il tutto dovrebbe essere pronto, qualcosa più qualcosa meno anche secondo la dose che viene fatta.

Spento il tutto, aggiunto i cucchiai di olio evo e ben mescolato per far amalgamare il tutto. Ho invasettato in vasi sterilizzati nel micro e passati con un po' di rum (va bene anche alcol per liquori...io faccio così per ogni confettura e marmellata, vi metto il link

N.d.A2: se volete che il profumo delle banane sia predominante sul profumo di limone (con questa ricetta sono piuttosto in equilibrio, la nota profumata di limone aiuta anche il dolce a non essere stucchevole) credo che possiate diminuire la scorza grattugiata e forse sostituire il succo con metà acqua...certo molto dipende dal profumo dei limoni di partenza...i miei erano profumatissimi, nonostante fossero tenuti all'aperto in una cassetta coperta...quindi fate vobis a gusto vostro ;-).

Ne ho subito aperto uno...buoniffffffffimo!!! Ma non faccio testo, amo la banana nei dolci, nei muffins, nel quick bread...persino nel gelato che notoriamente non amo affatto... 
Ha due difetti: una volta aperto va conservato in frigo e consumato velocemente, forse rispetto al lemon curd si conserva un po' meno...l'altro difetto??? da' dipendenza...ogni cucchiaino è peggio di una ciliegia! Però il fatto che dia dipendenza significa che finisce presto e quindi non c'è problema per la conservazione...c'è più un problema per la linea...


Un po' di musica...anche per chi stasera va fuori a festeggiare il Carnevale!



♫♪♫ The name game...c'mon everybody...♪♫♪


♪♫♪ Rumor has it...Adele (I do love this girl!!!)♥♥♥♫♪♫

E anche un libro...sto leggendo "Ogni cosa alla sua stagione" di Enzo Bianchi, fondatore e priore della comunità monastica di Bose. 
Una persona illuminata come poche, non in quanto cattolico, ma in quanto essere umano, persona a 360 gradi... il mio amico Marco nel suo blog oggi si interrogava sulla attenzione e sulla sua mancanza (vi invito a leggere qui)...ecco, prima o poi, ma immancabilmente arriva il momento di porre attenzione alla nostra anima, di dedicare alla scoperta di noi stessi il tempo che dedichiamo a toccare con un dito il touch screen di un Ipad o il tempo di digitare un sms...bisogna essere allenati anche per dare attenzione e per riceverla ;-)

Buona lettura e buona serata

mercoledì 15 febbraio 2012

Rifatte Senza Glutine IV Puntata: I totani ripieni su letto di Fagioli di Anna


Chi l'avrebbe detto che sarei riuscita ad arrivare alla IV puntata delle RSG (perdonatemi, ma con gli acronimi ci convivo quotidianamente)?



Incredibile ma vero...e non ci avrei scommesso neanche io...tra la mia innata idiosincrasia per i contests e il tempo che fugge...forse per via del vento forte dei giorni passati...e per questa ricetta ho sfidato l'allerta neve, il vento fortissimo ed il gelo, costringendo i miei due uomini ad andare a trovare  i calamari  (e non solo) sabato scorso...il fatto che sia ancora viva, seppur acciaccata, la dice lunga sul fatto che mi vogliono bene!
Ah! preciso che non mi hanno acciaccata loro, ho fatto tutto da sola...ma ve lo spiego nell'epilogo ;-) Adesso vi racconto come ho "rifatto" la ricetta di Anna.



Per la ricetta originale andate QUI.

Ingredienti ovvero che ci ho messo

4 calamari medi freschi
150 gr di tonno sott'olio (ma io ne ho usati 450 gr e poi vi dico perchè)
§150 gr di pane in cassetta senza glutine sbriciolato a mano (idem come sopra ne ho usato 450 gr )
2 uova (ne ho usate 5 uova extrafresche medie  classe 1)
mentuccia
mix di spezie alla Fabipasticcio tritate con magnifico mulinello (dentro c'è sicuramente lemon grass, pepe di varia natura e vario colore, menta e non mi ricordo più...ho riunito diversi rimasugli di mix di spezie ed erbe...ma dà quel tocco in più :-D)
polpa di pomodoro due barattolini (ho usato la Mutti)
due o tre scalogni
olio evo
fagioli cannellini in scatola
olio evo per la purea

§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009

Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Ho pulito i calamari freschi, quindi tolto "l'osso", tolta la pelle, eviscerati, separato il becco dai tentacoli, messi i tentacoli a pezzettini in padella con pochissimo olio per pochi minuti. Poi, messi da parte i quattro calamari puliti e detentacolati, ho preparato il ripieno mescolando il pane sbriciolato a mano, il tonno sott'olio sgocciolato, i tentacoli scottati, sale, mentuccia, mix di spezie alla Fabipasticcio e le 5 uova e con il minipimer (magico!) ho amalgamato il tutto ottenendo un morbido ripieno. Con questo ho riempito piano, avendo cura di non romperli, i calamari e non li ho riempiti del tutto per evitare che in cottura si rompessero. Ho chiuso il fondo con degli stuzzicadenti di legno, non ho punzecchiato i calamari perchè erano giustamente pieni (quando il chaltron mood arriva, bisogna seguirlo...). Nel frattempo, avevo messo gli scalogni tritati con dell'olio evo in un capiente tegame, poi ho aggiunto la polpa di pomodoro, salato e dopo una decina di minuti ho aggiunto i calamari; ho incoperchiato e messo la fiamma al minimo.
Ho lasciato cuocere e, mentre i calamari cuocevano, con il ripieno ho fatto delle polpette che ho cotto con un po' di olio evo. Dorate da un alto e dall'altro, mangiate calde erano uno stuzzichino eccezionale.
Una volta cotti, ho servito i calamari ripieni sopra il letto di crema di fagioli cannellini, che avevo precedentemente preparato, semplicemente frullando, con il minipimer, i fagioli con olio evo e sale. Viene una bella cremina densa che si sposa benissimo con i calamari ripieni.
Il mio risultato finale??? Ma eccolo!




Posso dire una cosa??? E ve la dico come la direbbe Puffo brontolone (e io non amo i Puffi...sia chiaro...).
IO odio i TENTACOLATI!!!
E non solo li ho puliti e cucinati, li ho mangiati e mi sono piaciuti...ma per i prossimi due o tre mesi basta tentacolati, per favore!
...lo so, lo so...non è dignitoso per una che fa la biologa di mestiere, che lavora a Venezia con la laguna, con il mare, che c'ha una professionalità da difendere (forse!), ma lo "riconfesso"...io e i tentacolati siamo come l'Artide e l'Antartide: poli opposti. 
Ciononostante ai due uomini della mia vita son piaciuti...han sbuffato perchè "è un'altra ricetta da un blog"...perchè "devi fare pure le foto!"...poi addentato il primo morso, papille gustative all'arrembaggio!
Ho azzardato "se vi piacciono, li rifaccio"...tra un masticamento e l'altro "Sìììììììì"...questa è la legge del contrappasso...non solo il trigemino ululante e l'anca sbilenca, pure il rifare una ricetta rifatta...e con i tentacolati! Però, erano proprio proprio buoni!!! Grazie Anna ;-)

E veniamo all'epilogo...che parte da lontano ma non troppo:
Ale ha voluto cominciare a prendere lezioni di pianoforte, si è scoperto bravetto (molto bravo lo dice l'insegnante...) e aveva bisogno di un piano (che sarebbe stato il megaregalo di compleanno, Natale e altre feste comandate), quindi l'ingegner consorte ha individuato un modello di piano digitale e ha cominciato a cercarlo...nel frattempo il cucciolo si esercitava sulla sua vecchia Yamaha (che è una tastiera e non una moto, scusate la battuta involontaria).
Dai primi di Novembre l'arrivo era slittato a metà dicembre, poi vicissitudini varie e sembrava dovesse arrivare a fine gennaio...Eppoi la neve in tutta Italia, il vento forte, le temperature polari ( se vi state chiedendo che centra tutto ciò, non lo so neanche io, ma fa scena...) e ancora nulla...finchè sabato scorso, al mattino con un cielo che non vedeva l'ora di sfogare tutta la neve che aveva sulle spalle, un vento fortissimo e gelido mio marito mi dice "E' arrivato il piano!" E io "lo vai a prendere"...a Montebelluna...
Se state pensando che sono insensibile nei confronti del consorte vi spiego che a) ci andava in macchina, b) la macchina ha il riscaldamento, c) la macchina ha le ruote invernali d) prima mi doveva accompagnare a fare le spese e a cercare i calamari che avrebbero fatto le veci dei totani. Trovati i calamari che avrebbero fatto le veci dei totani, l'ingegner consorte se n'è andato a Montebelluna a prendere il piano e io ho rivoluzionato il salotto, facendo per l'occasione le pulizie di tutte le feste comandate.
Quale ciliegina sulla torta si poteva aggiungere? Il trigemino che ululava con il vento, in sincrono...ma era finita lì???
Seeeee, magari! Forse ho spostato un mobile di troppo...sta di fatto che ho sentito un tac e mi son trovata piegata a metà...non per la schiena ma per l'anca...non riuscivo a muovere la gamba destra. Un fine settimana tutto da ricordare !!!
Anche per i calamari-totani di Anna...e per il cucciolo che suona "Inno alla Gioia"...

Rilancio il nuovo appuntamento con le RSG (Rifatte Senza Glutine): ci vediamo il 15 marzo a casa di Sonia, La cassata celiaca, con la sua ricettaArrosto alla panna.

A tutti coloro che passano di qua vi aspetto con nuovi pensieri, racconti, libri e qualche ricettina sparsa qua e là. Vi lascio un po' di musica...ieri era San Valentino, oggi è un altro splendido giorno per amare e da amare...

Marvin Gaye It's too late

sabato 4 febbraio 2012

La belle (et delicieuse) soupe…grazie all’amicizia una protezione contro il freddo: Zuppa di Lenticchie (senza glutine, senza latte vaccino, senza lattosio)! ♥

Questa è un’altra ricetta di Eu, de La BelleAuberge
Dire che adoro le sue ricette è riduttivo, adoro il suo spazio, adoro il suo modo di raccontare...
Mi si potrebbe obiettare che sono donna dai facili innamoramenti e dalle facile adorazioni, ma non è così ;-).
Adoro le persone! Nonostante qualche sbucciatura e graffiatura di troppo, continuo ad adorare le persone…la fortuna? il caso? il fato?
Non lo so chi o cosa, ma di fatto mi capita di incontrarne spesso - e di meravigliose -  nel mio viaggio, anche in questo mondo fatto solo di bytes.
Ho già detto in un altro post perchè ringrazio sempre chi passa di qua, chi passa di qua e legge, chi passa di qua, legge e commenta…tutte queste persone hanno fatto e continuano a far crescere questo piccolo blog e mi sembra moltissimo!!! 
Pubblicare la mia variazione (Glenn Gould pardonne moi!) di una qualsiasi ricetta di un’altra amica blogger è il mio modo per ringraziare tutti. 
Eppoi, visto il freddo polare, il vento che ti getta in faccia manciate di spilli per vedere l’effetto che fa…la neve che copre quasi tutta l’Italia e che qui ci concede solo qualche timido piccolo fiocchetto…”pe’ questo e quest’artro motivo” cosa c’è di meglio di una bowl di zuppa caldissima, da prendere tra le mani, lasciando che il calore arrivi fin dentro il midollo??? 
Un'intera zuppiera forse? :-D

La ricetta originale la trovate qui
la mia variazione, che ho fatto qualche settimana fa, la leggete di seguito :-)

Ingredienti, ovvero che ci ho messo

2 scalogni
250 gr di lenticchie di Castelluccio,o lenticchie di montagna, insomma lenticchie piccolissime ma saporite
brodo vegetale con dado senza glutammato, lattosio, sedano, glutine, coloranti e conservanti (la mia scelta stavolta è stata Bovis granulare…se vi state chiedendo ma senza tutto è buono? Oh yeeeessssss e pensate che ve lo stia dicendo Jannacci, che rende meglio l’idea :-D)
150 gr di spinaci novelli lavati
il succo di un limone non trattato
menta secca (è quella che avevo in casa)
garam masala
sumac
pane in cassetta senza glutine per fare i crostini
olio evo

§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.

Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Ho scaldato in microonde dell’acqua dove ho sciolto il brodo granulare. Ho sciacquato le lenticchie e pelato gli scalogni. Ho messo le lenticchie e gli scalogni nella pentola a pressione (poteva forse mancare il mio chaltron vibe ;-) ) e ho ricoperto il tutto con il brodo vegetale. 
Ho chiuso e seguito le istruzioni di Eu, mettendo il timer per sicurezza. Nel frattempo ho appena scottato gli spinacetti preventivamente lavati, con poco sale e olio evo. Passato il tempo necessario, cioè circa 20-25 minuti, ho aspettato che la pentola sfiatasse e nel frattempo ho tagliato il pane in cassetta a dadini. Ho aperto la pentola e ho tolto gli scalogni, ho aggiunto il sumac, il garam masala, la menta, gli spinaci novella scottati ed il succo di limone; mentre tutti questi sapori si amalgamavano tra loro, ho fatto i crostini fritti, cioè dadini di pane senza glutine con olio evo in una padella capiente. Devono diventare croccantissimi. 
Questo è per me un ricordo d’infanzia speciale…le giornate fredde romane e il minestrone della mamma con i crostini dorati…una leccornia pluristellare! 
E con questa zuppa mi sono voluta concedere un viaggio a ritroso, “a la recherche…” (perdonate se manca un accento). Altro che infuso di tiglio e madeleines…il vapore che sale dal piatto in piccolo volute ricciolose, i crostini che affondano nel brodo e si confondono con le verdure, il cucchiaio pronto all’affondo…
Ognuno ha la recherche che si merita ;-)
Per una versione light, tostare semplicemente il pane in forno (magari strofinatelo con un pochino d’aglio per dargli carattere…se vi piace).


Dico subito che i crostini dorati fatti con il pane senza glutine non mi hanno fatto assolutamente rimpiangere quelli della mia infanzia. 
L’ingegner consorte mi ha subito chiesto se era un passato, perchè per lui creme e passati sono per pluriottantenni senza dentiera e ospedalizzati (lo so, è poco poetico, ma in fondo è buono…molto buono).
…dicevo, l’ingegner consorte se ne è pappato due fondine senza battere ciglio. 
L’altro uomo della mia vita (sì, lo so, ormai sarò etichettata come la donna dai facili innamoramenti e dal doppio amore)…dicevo l’altro uomo della mia vita, il cucciolo ha esordito “mi spieghi perchè ci hai messo queste foglie verdi???” 
Io -  “erano parte della ricetta…” 
il cucciolo - “ma non potevi farla in un altro modo???”…
poi mi domandate perchè sono così chaltron???...
Io -  “comunque ti piace la zuppa?  
Lui -  “che cosa è questo odore?”
Io - “Ci ho messo la menta, un po’ di garam masala, un po’ di sumac, pochissimo succo di limone (ho mentito…il succo di limone era di uno intero…chiederò venia)
Lui - “Ma perchè ci hai messo la menta???”
Io - “Perchè era nella ricetta…ma tutto il resto ti piace come gusto??? Anche se c’è il limone???”
Lui - “(crunch…crostino addentato) sì…(aricrucnch), ma la prossima volta senza (doppio aricrunch) menta e senza ‘ste foglie verdi (triplo aricrunch)…per favore”

Non gli ho ribadito il fatto che non si parla con la bocca piena, mi ha detto “per favore” e gli è piaciuto il limone…potevo pretendere di più? :-DDD

In questo parlare, scansare uno spinacetto e masticare un crostino, anche lui ha chiesto il bis…che altro dire??? 
Le nostre papille gustative hanno trovato un ottimo approdo ;-)

Seguita da una bella insalata o verdure cotte, questa zuppa è perfetta, si prepara velocemente, ma ti lascia enormemente contento (le ricette di Eu ti lasciano sempre contento!)
Mentre fuori il vento gioca a rincorrere se stesso, mentre il brodo di carne e la carne lessa son pronti per domani, un po' di musica per allietarci lo spirito, a coltivare piacevolmente il conforto donato dalla zuppa. 
Ringrazio Libera per la splendida "Mercy, Mercy Me". 
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♫The snow it melts the soonest - Sting
Sunny - Marvin Gaye (che anno quell'anno...)...perchè se il sole non è con noi metereologicamente parlando, che lo sia dentro di noi...basta davvero un sorriso...

Oltre a della buona musica, un buon libro...

Una raccolta di haiku, di autori vari. Molto conosciuto è Basho, ma i versi degli autori presenti in questa raccolta sono tutti meravigliosi.
Che cos'è un haiku? Per me è un fiocco di neve, perfettamente splendido, microscopicamente completo...un attimo disegnato nell'infinito...come lo è la nostra vita.
Laura scrive haiku di una bellezza commovente, frecce zen dritte al cuore. 
Per me la poesia è il pane dell'anima e allo stesso tempo è l'acqua per l'anima, è come respirare...mi sembra di stare per molto tempo senza leggerla...in realtà, mi ritrovo ad aprire a caso i libri di poesia che ho e a rileggerne...il mio è un approccio profondamente luterano: leggo la parola scritta, mi immergo nel verso, a volte lo leggo a voce alta, più spesso in silenzio ...lo gusto e diventa parte di me...sono talmente piccola che non riesco a spiegare di più...
Serena notte♥♥♥

venerdì 3 febbraio 2012

Etichette...prezzi...senza glutine...Salzburg Ich liebe dich♥!!!


Wow...il mio primo post di febbraio...quante cose avrei da raccontare, eppure ritorno a Salisburgo...sarà per il vento gelido che ormai ci accompagna da giorni, sarà che ho tirato nuovamente fuori il piumino al posto del cappottino...eh, già! in giro con il cappottino non era proprio cosa...
Sarà tutta la neve caduta ovunque, ma non qui...solo una spolveratina di piccoli pallini di polistirolo che mi hanno illuso del profumo di neve...
Se penso che eoni fa dicevo che da grande mi sarei trasferito come minimo alle Hawaii...adesso mi trasferirei in un posto nevoso durante l'inverno...mi piace la poesia della neve!
Bè...questa è da raccontare...tornando a casa oggi sul bus, sul Ponte della Libertà si intravede lo skyline di Porto Marghera...ma il cielo?
Oh, nessuna palette potrà mai ricreare quel fucsia aranciato che come fiamme lambiva lo skyline e il pennacchio di una ciminiera si trasformava in gigantesco, gonfio zucchero filato grigio blu, stesso colore della Laguna ...dove altro posso ammirare tutto questo e sentirmi il cuore "illuminarsi d'immenso"...sentire la stanchezza del lavoro diventare stanchezza da riposo...attimi così mi fanno capire perchè questa città mi ha preso il cuore...
Epperò il titolo di questo post è una dichiarazione d'amore per Salisburgo! Che infedele che sono :-D


In realtà sono molto fedele :-D...in fondo Venezia fu anche Austroungarica... e lo ammetto, quando parlo della Germania e dell'Austria sono di parte!
Il mio amore per Salisburgo non è però soltanto per le sue bellezze, per l'aria artistica che ti avvolge in un abbraccio o per l'atmosfera da fiaba, quando la neve l'incornicia...è per la sua dimensione gluten free!
Pochi giorni fa, grazie ad un'amica foodblogger ho letto un interessantissimo post sulla Spagna Glutent Free (due links per voi:
http://incucinasenzaglutine.blogspot.com/2012/02/prezzi-prodotti-gf-in-spagna.html
 e http://onmange.canalblog.com/archives/2012/01/29/23365652.html).
Il notevole interesse era dettato sia dalla varietà dei prodotti gf reperibili sul mercato e dai loro prezzi!!!
E mi son detta "magari il mio carrello della spesa salisburghese potrebbe essere utile...chissà" e quindi  eccomi qua...

Piccola premessa: dei prodotti della linea Spar Free From ne avevo parlato anche in un precedente post, quello della pizza in scatola. Li apprezzo moltissimo per la qualità delle materie prime, per l'assenza di lattosio in quasi tutti i loro prodotti (con tanto di limite presente in etichetta come richiesto per legge), per l'ampia varietà di articoli disponibili e per i loro prezzi... viviamo in un tempo in cui i portafogli si alleggeriscono con facilità, quindi un aiuto per averli meno leggeri fa comodo, no? ;-)

Ed ecco alcuni prodotti della linea Free From  acquistati allo Spar presso l'EuroPark di Salisburgo

L'All Purpose Baking Mix ha la stessa composizione della Hammer Muehle Mehl. E c'è anche la miscela per il pane nero! Della pizza in scatola rimetto una foto presente anche nell'omonimo post; il suo prezzo era intorno ai 3.50 euro a confezione. Basta solo aggiungere acqua e condimento ed è pronta, il resto c'è già ;-)

E dopo la pizza...
I panini pronti in versione bianca, ma c'è anche la versione "nera" con molti semini...very very very German...beg your pardon, Austrian! E ancora una volta mi preme sottolineare la qualità degli ingredienti, ma anche l'etichettatura nel rispetto del Codex Alimentarius sia per il senza glutine sia per il biologico.
E ancora...

Per quanto concerne la salsa, ce n'erano altre quattro o cinque confezioni diverse, mi interessava la salsa bruna perchè è quella che è utilizzata in molti piatti di carne di tradizione austro-germanica come accompagnamento...Ah sì! E' utilizzata pure per i canederli ;-)
Eppoi...

Poteva mancare il lievito per dolci??? Ma certo che no! La mia miscela preferita: cremor tartaro e bicarbonato di sodio, la "dose" delle vecchie nonne, quella per la quale si andava dal farmacista...Entrambi, sia il Biovegan sia il Free From hanno una confezione da 4 bustine e ogni bustina è 16 gr ognuna...e se il biovegan che compero qui in Italia vi sembra costoso, confrontate il suo prezzo con il cremor tartaro non miscelato della Rebecchi ;-)...e vi invito volentieri a leggere questo post nel blog di Gunther proprio a proposito del cremor tartaro.

Last, but not least ci sono anche queste!


E per confrontare ancora meglio alcuni links dal web germanico
Mi sembra di aver capito che le spese di spedizione possano variare da 5 a 15 euro, secondo la modalità di spedizione e per importi superiori a 100-200 euro in molti casi sono gratuite.
Per un confronto ancora più analitico e approfondito alcuni links dal web italiano
Per le spese di spedizione, idem come sopra in molti casi, ma è sempre meglio verificare...
Ovviamente, si potrebbe continuare all'infinito nel confronto in entrambe le aree europee.
Che ne dite??? Interessante, nevvero???

Vi do la buonanotte come di consueto con un po' di musica...
Dal Don Giovanni - Mozart
Aria della Regina della Notte, da Il Flauto Magico - Mozart

e vi lascio anche un libro, L'altra verità, Diario di una diversa di Alda Merini. Tristissimo, lacerante, ma comunque nutrimento per l'anima.


Nonostante il vento, la neve e quant'altro, serena notte