martedì 24 dicembre 2013

BUON NATALE MERRY CHRISTMAS FELIZ NAVIDAD JOYEUX NOËL GOD JUL




"Let there be justice for all.
Let there be peace for all.
Let there be work, bread, water and salt for all.
Let each know that for each the body, the mind and the soul have been freed to fulfill themselves."

Ci ho pensato moltissimo a cosa dire per augurare Buon Natale.
Penso che per il momento che sto vivendo personalmente e per il momento che tutto il mondo sta vivendo non si siano parole migliori di queste: le parole che Nelson Mandela pronunciò nel suo discorso inaugurale a Pretoria nel 1994.
Sempre pronta all'autocritica, ho capito che non tutti sono in grado di capirlo e di fare autocritica.
Sempre pronta a vedere il bene che c'è negli altri, ho capito che non tutti sono in grado di capirlo e di vedere il bene negli altri che li circondano.
Piccoli inciampi di percorso mi han fatto cadere, ma se sono qui a raccontarlo significa che mi sono rialzata.
A chi ogni giorno impara a volermi bene per la persona che sono, gli auguro di ritrovarci ogni giorno insieme in questo viaggio.
Invece, a chi di me non ha capito nulla e non si è limitato a non capire, ma a parlare a vanvera, non posso augurargli la vita che ho avuto fino ad adesso, non sono mica così buona!
Gli auguro solo di farsi una vita.
Se è vero che non bisogna mai guardare alle pagliuzze negli occhi del vicino, ma alla trave che si ha nel proprio occhio, ebbene io la mia trave la lucido ogni giorno, che alcuni comincino a guardare le loro pagliuzze...credo sia giunto il momento...
Spero sempre di essere in grado di fare ogni giorno ciò che dico ai miei ragazzi di fare, cioè: "Siete humus fertile, non lasciate che vi desertifichino. Mai!"

Questo è il mio Buon Natale per tutti

venerdì 20 dicembre 2013

Fruit cake alla ricotta di capra senza glutine senza latte vaccino dal Canada per il 100% GlutenFree(fri)Day #GFFD Fruit cake with goat cheese gluten free cow milk free from Canada to celebrate the 100%GlutenFree(fri)Day #GFFD

Sottotitolo: finalmente è venerdì


Un altro appuntamento con il 100% GlutenFree(fri)Day #GFFD



Mancano davvero pochissimi giorni a Natale.
Sento l'atmosfera natalizia in maniera del tutto diversa quest'anno. 
Niente frenesia nonostante ci siano molte cose da fare e tanti appuntamenti diversi.
Nonostante la parola "fine" mi faccia molta compagnia, sarà che il passare questo Natale qui, a casa nostra, nella terraferma veneziana mi riscalda il cuore. Nonostante nostalgia e tristezza provino a buttarmi giù, sciatica inclusa la volontà di rialzarsi c'è ancora.
Vedremo cosa accadrà...
Nel frattempo un salto in cucina e il sorriso ritorna subito, grazie anche ai magici profumi di spezie e zucchero che mi invadono casa.
La cucina è davvero taumaturgica!
La proposta di oggi per questo venerdì completamente senza glutine che per me è anche senza latte vaccino è questa
Fruit Cake con ricotta di Capra 
senza glutine senza latte vaccino dal Canada per il 100%GlutenFree(fri)Day
Fruit Cake with goat Ricotta
glutenfree cow-milk  free from Canada to celebrate 100% GlutenFree(fri)Day

Questa ricetta la trovai tanti anni fa, in una rivista di cucina nell'inserto chiamato "Panettoni dal Mondo"; nasce glutinosa e ricca in latte vaccino, ma è da me proposta senza glutine e senza latte vaccino. 
La trovate nel PDF Dolci di Natale dal Mondo di Gluten Free Travel and Living.
Per il latte di capra vale sempre il discorso fatto in questo post Ciambellone alla ricotta di capra senza glutine senza latte vaccino senza uova.


Come in USA, la tradizione in Canada preleva a piene mani dalla tradizione anglosassone.
Questa ricetta ricorda la variazione tedesca dello stollen chiamata quark stollen.
Credo che la comparsa della ricotta nella ricetta di partenza sia dovuta al fatto che il quark o il cottage cheese anni fa non fossero così comuni dalle nostre parti. Ho sostituito la ricotta vaccina con quella di capra, perché per le sue caratteristiche il latte di capra può essere tollerato anche da chi soffre di intolleranza secondaria al lattosio, ovvero di intolleranza alle proteine del latte.
Nella mia versione, la frutta candita è sostituita dalle albicocche secche che ben si accompagnano con il brandy e con il pumpkin spice mix, utilizzato per aromatizzare il dolce


Ingredienti per uno stampo a ciambella da 26 cm
400 g di ricotta di capra ben scolata e fresca (quella che ho usato io non aveva bisogno di essere scolata)
450 g di farina MixIt Ds (senza lattosio)#
200 g di fecola di patate#
6 uova extrafresche cat. O, medie
300 g di zucchero di canna
175 g di albicocche secche bio#
175 g di albicocche secche#
Brandy Vecchia Romagna per l’ammollo delle albicocche (2 bicchierini circa)
250 g di margarina morbida, senza glutine senza lattosio senza derivati del latte e senza grassi idrogenati#
1 cucchiaino di pumpkin spice mix pronto, da me preparato (zenzero, pimento, noce moscata, cannella)#
1 cucchiaino di cannella#
1 bustina di lievito (cremor tartaro + bicarbonato) senza glutine#
Zucchero a velo senza glutine#
#per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni.

Procedimento
Preriscaldare il forno a 170°C.
Tagliare a pezzi le albicocche e metterle ad ammollare nel brandy Vecchia Romagna o altro brandy.
Mescolare assieme il lievito, la farina senza glutine e la fecola.
Montare, con il frullino o con la planetaria, la ricotta di capra, la margarina morbida e lo zucchero di canna. Incorporare le uova una alla volta.
Aggiungere le spezie.
Aggiungere in tre riprese il mix di lievito e farine.
Aggiungere i ¾ delle albicocche ammollate e scolate.
Mescolare e versare metà del composto nello stampo a ciambella, precedentemente ingrassato con la margarina e spolverato con la farina senza glutine. Aggiungere il restante quarto di albicocche ammollate e scolate. Versare il restante composto nello stampo e passarlo in frigo per un tempo compreso tra 5 e 10 minuti, ovviamente ricoperto da una pellicola. Il passaggio in frigo dovrebbe impedire alle albicocche di andare tutte sul fondo (l’ho sperimentato dopo averlo letto in un blog che purtroppo non ricordo, ma funziona). Infornare in forno caldo e far cuocere per 60-70 minuti. Fare sempre la prova stecchino. Per mantenerlo morbido meglio è spegnere il forno quando lo stecchino presenta ancora qualche briciola e non è perfettamente pulito.
Lasciare raffreddare 5 minuti in forno, farlo poi raffreddare su una gratella per dolci. Servire spolverato con zucchero a velo senza glutine.

Sembra che la mia cucina SENZA glutine lattosio e latte vaccino piaccia più ai glutinosi che ai celiaci ;-). Posso dire obiettivo raggiunto? 


Grazie di vero ♥  a tutti coloro che passano di qua, che leggono nonostante la mia prolissità, che commentano, che non commentano, che mi salutano, che mi conoscono; se questo piccolo blog è cresciuto nel tempo da perfetto long runner è merito vostro ♥ 
Gli auguri ve li faccio al momento giusto, ma vi lascio dei menù per le feste di Gluten Free Travel and Living - dove ci sono anche delle mie ricette - dai quali prendere ispirazione e vi ricordo che c'è sempre il giveaway di Gluten Free Travel and Living

lunedì 16 dicembre 2013

Pompe a l'huile senza glutine senza lattosio senza latte vaccino per festeggiare il PDF dei Dolci di Natale di Gluten Free Travel & Living Pompe a l'huile gluten free dairy free cow milk free to celebrate the PDF on Christmas cakes by Gluten Free Travel & Living

Sottotitolo: L'onore ha senso persino fra i ladri, ma non ne ha nessuno nella politica
Peter O'Toole a Claude Rains in Lawrence d'Arabia

Considerati ciò che sabato scorso è accaduto in quel di Venezia, mai aforisma fu più azzeccato e calzante.
Provo a ricordare lo sguardo con cui Peter O' Toole disse questa battuta...occhi cerulei che han fatto sognare varie generazioni. 
Credo che in molti ricordino Peter O'Toole per Lawrence d'Arabia o per Lord Jim...
Di Lord Jim ricordo più i racconti di Nonno Mario, di Peter O'Toole ricordo invece l'indimenticabile interpretazione di Mr. Chipping in Goodbye Mr. Chips...un film che rivedrei volentieri.
Non so se celebreranno la carriera di Peter O'Toole, però intanto qui celebro il Natale, in compagnia di tutte le amiche di Gluten Free Travel and Living.

Finalmente ci siamo!
Vi presentiamo il PDF  
Oltre ad un viaggio nei dolci della tradizione italiana, questo è viaggio nelle tradizioni del mondo. 
Come il Natale ha mille sfaccettature e un grande punto in comune ovunque sia festeggiato, così siamo noi di Gluten Free Travel & Living: tutte diverse, accomunate però in una entusiasmante avventura.
Tutti i dolci presentati sono senza glutine - ovviamente!-, ma alcuni sono anche senza latte vaccino, senza lattosio, proprio per venire incontro a chi deve affrontare più di una intolleranza. E' l'ennesima dimostrazione che mangiare SENZA è mangiare CON TANTO GUSTO!

Per celebrare degnamente questo evento presento questa ricetta, che ha fatto dire al mio cucciolo "Mamma, ma hanno proprio ragione i francesi a mangiarsi questo dolce, è proprio buono!".

POMPE A L'HUILE SENZA GLUTINE SENZA LATTOSIO SENZA LATTE VACCINO
POMPE A L'HUILE GLUTEN FREE DAIRY FREE COW MILK FREE


La pompe a l'huile è un dolce provenzale, tipico del Natale. Fa parte dei 13 dolci del Natale, che sono serviti sulle tavole in memoria di Gesù e dei dodici apostoli.  
Questa delicata focaccia dolce è seguita da datteri, mandorle, fichi secchi, melone candito o conservato appositamente, torrone, croccante al miele, uva passa, frutta essiccata di vario tipo (prugne, albicocche, ecc.), pastine di mandorla tipiche della Provenza, cotognata, dolci ripieni di pasta di mandorla, datteri ripieni di pasta di mandorla, uva. 
E' un dolce antico, dalle innumerevoli versioni - ivi compresa quella con uova. Caratteristica è la presenza del miele e l'aroma di arancio, dovuto sia alla presenza dell'agrume sia alla presenza dell'acqua di fiori di arancio.


Nella mia versione invece del miele ho usato il succo d'agave,
invece dell'acqua dei fiori d'arancio ho usato il succo delle arance
invece dell'acqua ho usato il latte di soia

Ingredienti per 2 pompe

200 g di farina NutriSì per pane e pizza senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
200 g di farina MixIt DS senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
100 g di farina Farmo Low Protein senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
120 g di sciroppo d'agave biologico #
150 g di olio d'oliva extravergine di olive taggiasche delle colline di Imperia
300 ml di latte di soia senza glutine senza zuccheri aggiunti biologico
le zeste di due arance bio di media grandezza
il succo delle due arance bio di media grandezza
1 bustina di lievito di birra secco.

farina MixIt DS per spolvero
olio extravergine d'oliva per lucidatura
zucchero di canna per lucidatura


#per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni.


Procedimento

Ho utilizzato la planetaria con la frusta a gancio.
In ordine ho messo le farine senza glutine pesate, il succo d'agave, l'olio extravergine d'oliva, le zeste delle arance, il succo delle arance, il latte di soia intiepidito ed il lievito.
Ho mescolato il tutto.
L'impasto risulterà morbido, non eccessivamente liquido, giustamente morbido.
Ho messo a lievitare in forno riscaldato a 30 °C, lasciando anche la luce del forno accesa.
Il tempo umido e la mia cucina fredda non sono l'ambiente ideale per le lievitazioni.
Ho lasciato lievitare per almeno 3 ore.
Passate le tre ore, aiutandomi con la farina per lo spolvero ho recuperato la massa e l'ho divisa in due parti.
Ho fatto una piega di folding e ho dato la caratteristica forma ovale alle pompe.
Ho inciso la superficie con un coltello secondo uno dei caratteristici disegni delle pompe.
Ho lasciato scaldare il forno a 200°C. Quindi le pompe hanno avuto tempo di lievitare ancora una volta formate.
Ho fatto una "salamoia" con olio extravergine, poca acqua e zucchero bruno.
Ho spennellato la superficie delle pompe con la salamoia e ho infornato in forno caldo per 20 minuti circa.
Controllate il vostro forno, le pompe sono cotte quando sono dorate. 


Nel caso prendessero troppo colore, è consigliato coprirle con dell'alluminio.
Una volta cotte, ho lasciato riposare in forno una decina di minuti, poi ho lucidato le pompe con la salamoia, ho ripetuto l'operazione dopo 10 minuti.
Infine c'è stata la prova assaggio.
Molto profumata, morbidissima, semplice, ma elegante, estremamente gradevole. 
Assolutamente da rifare, considerato l'entusiasmo del cucciolo!
NB si dice si conservi bene avvolta in un foglio di alluminio per qualche giorno oppure congelata.

Ho ottenuto questa versione consultando diverse ricette:

Bon appetit et Joyeux Noël


venerdì 13 dicembre 2013

Pasta e broccolo fiolaro senza glutine senza latte vaccino per 100% GlutenFree(fri)Day #GFFD Pasta and broccolo fiolaro gluten free cow milk free 100% GlutenFree(fri)Day #GFFD

 Sottotitolo: Chi si ricorda di Padre Brown?


Quando cattivi pensieri mi mordono il collo, mi rifugio nella lettura dei gialli.
Per dimenticare piccole e grandi traversie, a mio parere non c'è niente di meglio che leggere un bel giallo, sprofondata in una bella poltrona reclinabile, avvolta in una confortevole copertina di pile.
Dal momento che devo passare del tempo a riposo, visto che il lato sinistro della mia schiena ha deciso di bloccarsi, e che devo scacciare un sacco e una sporta di pensieri cattivi, mi sto leggendo e rileggendo in lingua originale e in ebook tutti i racconti di Padre Brown. Così anche se un braccio è dolorante, riesco a reggere benissimo il peso di pagine e pagine ;-).
Nel mio immaginario Padre Brown è legato all'interpretazione magistrale di Renato Rascel, poliedrico artista un po' trascurato dalla memoria collettiva.
Sono cresciuta guardando alla TV i famosi sceneggiati, così si chiamavano una volta le serie televisive. Tra tutti gli sceneggiati, i miei preferiti erano ovviamente i gialli. Quanti ricordi legati al Maigret interpretato da Gino Cervi, al Nero Wolfe interpretato da Tino Buazzelli e al Padre Brown interpretato da Renato Rascel... e che comprimari che li accompagnavano nelle loro avventure... pensare che Flambeau era solo un certo Arnoldo Foà...
Bizzarro, leggo in lingua originale e l'immagine di Padre Brown che si forma nella mia mente è comunque Renato Rascel, ma che parla in inglese...

Letture e bizzarie a parte, è di nuovo venerdì ed è un altro appuntamento con il 100% GlutenFree(fri)Day #GFFD



Pasta e broccolo fiolaro senza glutine senza latte vaccino 
per 100% GlutenFree(fri)Day #GFFD

   Pasta and broccolo fiolaro gluten free cow milk free 
100% GlutenFree(fri)Day #GFFD



Ingredienti per quattro persone

350 g di Penne senza glutine (ho usato la nuova Pasta Barilla senza glutine)#
500 g di Broccolo Fiolaro biologico, pulito, cotto e ben scolato
100 g di guanciale senza glutine, ma anche senza lattosio (ho usato quello Beretta)#
olio extravergine di oliva Valli Trapanesi DOP
aglio italiano biologico
peperoncino seccato e tritato
sale
per finire: formaggio di latte crudo di capra, semi-stagionato 


#per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni.

Procedimento

Il mio spacciatore di verdure Giovanni, assieme al suo socio Alberto, coltivano un sacco di varietà di cavoli e finalmente ho avuto modo di conoscere il Broccolo Fiolaro.
Il Broccolo Fiolaro di Creazzo è un prodotto ortofrutticolo P.A.T (prodotto agroalimentare tradizionale) del Veneto; Creazzo è infatti un paese dei Colli vicentini. Si chiama fiolaro, perchè fa i fioi, le infiorescenze lungo il fusto. E' un cultivar piuttosto antico, conosciuto fin dai tempi dei Romani.
Giovanni e socio hanno cominciato a coltivarlo anche qui e posso solo dire: Meno male!
Con prodotti come questi organizzo benissimo le mie scorte. Certo, passo il sabato pomeriggio a pulire, lessare, scottare, saltare verdure, però poi il mio essere gourmet da 15 minuti funziona a meraviglia!
Perchè gourmet da 15 minuti? Perchè per fare piatti come questi non ce ne vogliono di più, sono piatti che possono fare davvero tutti e che tutti possono mangiare con gioia e in sicurezza.

Ho messo a bollire l'acqua per cuocere la pasta.
Il broccolo fiolaro l'avevo pulito come si fa con il cavolo nero, ovvero liberando con due dita la parte carnosa delle foglie dalla parte dura e fibrosa e dallo stelo. L'avevo lessato in acqua bollente e salata, ben scolato e messo da parte.
Ho preso una capace padella, dove ho messo l'olio extravergine, il peperoncino tritato e lo spicchio d'aglio in camicia, che ho tolto prima di saltare il broccolo fiolaro. 
Ho buttato la pasta, mentre saltavo il broccolo fiolaro.
In un padellino ho fatto brasare i dadini di guanciale.
Il tempo previsto di cottura della pasta è di nove minuti, ma l'ho fatta cuocere dieci minuti ed era perfettamente al dente.
Ho aggiunto la pasta direttamente nella padella del broccolo; poi ho aggiunto anche i dadini di guanciale brasati.
Ho impiattato il tutto e spolverato con il formaggio di capra semi stagionato, che ho grattugiato a grana grossa e che si è fuso con il calore della pasta.



Mio figlio, che ha imparato ad apprezzare il cavolo nero, ha mangiato molto volentieri anche questa pasta. Rimane ancora aperta la sfida tra lui e il radicchio tardivo di Treviso.
Vedrò che cosa inventare... 

Sperando in un fine settimana migliore della settimana in sè, buon appetito e buon #GFFD.

Alla prossima

martedì 10 dicembre 2013

Appuntamento su Gluten Free Travel & Living per il primo Giveaway di Natale

Tempus fugit...
il tempo non vola, fugge...evade...
"Ogni tanto evaderei anche io!" dice la voce a.
Lei è un puro distillato di bastian contrarietà...e fuma troppe sigarette. 
Non può diventare più amara di quanto non sia già; nonostante la sua voce a carta vetrata ella cerca solo di aiutarmi. Così se mi capita di abbattermi o demoralizzarmi più del dovuto, mi riporta alla realtà.
Sulla mia strada per fortuna incontro sempre qualcuno che mi snebbia la mente. Di queste parole e di questi pensieri mi faccio forte, per ricordarmi che finchè son qui, ci sono.
Tra una sbuffata di fumo azzurrognolo e l'altra, la voce a esordisce dicendo "è quello che ti dico SEMPRE!"
La voce a ha sempre ragione...persino quando dorme...

Visto che si sentono già i campanellini della slitta, risollevare l'animo è imperativo categorico per poter festeggiare la creatura che assieme alle mie compagne di viaggio da sei mesi sei stiamo facendo crescere, ovvero il blog comunitario Gluten Free Travel and Living.
All'interno dell'immensa borsa stile Mary Poppins che è GTFL, ci sono anche io. Pochi i miei contributi in cucina, molti di più quelli d'informazione scientifica (non tutto il mio pane quotidiano va muffito ;-) ).

Ovviamente c'è di più...ci sono le recensioni dei prodotti provati, le recensioni dei ristoranti provati, i tutorial di cucina della bravissima La Cassata Celiaca, per tacer dell'immane lavoro di grafica ed impaginazione di Federica e Giuseppe...eppoi? Poi ci sono tantissime altre compagnie di viaggio e ognuna a suo modo dona tempo prezioso e idee splendide per far crescere il blog comunitario.
Poi c'è lei, la mente, Simonetta, l'editor in chief grintoso che ogni tanto vorrebbe fare Mangiafoco...ma non le riesce...lotta dura!

Per festeggiare alla grande il primo Natale insieme, è in arrivo

 Il Primo Giveaway di Natale di Gluten Free Travel and Living


Come si fa? Presto detto, secondo le indicazioni di AnnaLisa
"Partecipare è semplicissimo.
Prelevate il banner che vedete qui sopra e inseritelo nel vostro blog per tutta la durata del Giveaway.
Lasciate un commento al post che troverete su Gluten Free Travel and Living rispondendo a questa semplice domanda: 
Qual è l'articolo di Gluten Free Travel & Living che vi è piaciuto di più e cosa, secondo voi manca nel nostro blog?

Avete tempo fino al 6 Gennaio 2014. Il nominativo del vincitore sarà estratto a sorte (random.org)  e sarà comunicato il giorno successivo con un post dedicato
Cosa si vince?
Per le festività natalizie ci serve qualcosa di speciale, che sappia di festa, ma anche di salute. Allora?"
 Allora correte a leggere il post su overblog e partecipate, partecipate, partecipate!

Buona giornata a voi

venerdì 6 dicembre 2013

Trippa e fagioli senza glutine senza lattosio senza latte vaccino 100% Gluten Free(fri)Day #GFFD Trippa and beans gluten free dairy free cow milk free 100% Gluten Free(fri)Day #GFFD

Sottotitolo: Ode a Nelson Mandela
Ode to Nelson Mandela

Nel precedente post Ciambellone alla ricotta di capra senza glutine senza latte vaccino senza uova per il 100%GlutenFree(fri)Day avevo detto che non scrivevo solo di venerdì, ed invece...
Sto contando le promesse mancate verso me stessa e le mie due voci a e b...sono tante...troppe purtroppo.
Una per tutte: il non avere un atteggiamento molto più zen quando le ennesime magagne lavorative mi franano addosso, manco avessero un filo diretto con Xaver, la fredda tempesta definita anche la peggiore degli ultimi cinquanta anni che sta attanagliando il Nord Europa.
Parafrasando Tuppence, l'eroina creata dalla penna di Dame Agatha Christie, by the pricking of my bones sento quando le cose non vanno per il verso giusto.
Ieri è stato uno di quei giorni...l'ennesimo...
Si sopravvive, sia chiaro.
Ieri sera, mentre tornavo a casa, avevo gli occhi lucidi non per il vento tagliente.
Mentre camminavo per le fredde calli dietro le carceri, pensavo che stavo tornando a casa mia, che stavo tornando da mio figlio, che non mancava tanto al ritorno di mio marito...
Questo sottolineare i mie affetti, la mia casa era un volersi riappropriare di me stessa, della parte migliore e meravigliosa che è me...

F@@@ the rest of the world, I am going home!

Ieri sera avrei dovuto scrivere il post per oggi, ma Betty non me l'ha permesso, appropriandosi della calda tastiera del computer come fosse la sua cuccia. Alla fine ho ceduto e mi son detta "faccio tutto domattina".
Stamattina ogni parte del mio corpo duole fortemente (si chiama somatizzazione) e mi ricorda ciò che è successo ieri, però è ancor più pronta a consolare il mio cuore dopo aver letto che Nelson Mandela non c'è più.

Madiba is dead.. Madiba R.I.P...Long Live Madiba

La Storia entra prepotentemente nelle nostre vite ricordandoci che la storia di un uomo è stata la tempesta di cambiamento di un'intera nazione, è stato davvero un giro di vite epocale. 
Quando non si conosce la Storia, quando non la si studia, quando la si mette sotto il tappeto come fosse polvere, la stupideira, sorella gemella di Ignoranza, diventa pandemica
Ieri sera mio figlio mi chiedeva che cos'era la stupideira...peccato aver oggi un esempio per spiegargliela bene.
Let there be justice for all.
Let there be peace for all.
Let there be work, bread, water and salt for all.
Let each know that for each the body, the mind and the soul have been freed to fulfill themselves.
Never, never and never again shall it be that this beautiful land will again experience the oppression of one by another and suffer the indignity of being the skunk of the world.
Let freedom reign.
The sun shall never set on so glorious a human achievement!
God bless Africa!
(Nelson Mandela, discorso inaugurale, Pretoria 5 ottobre 1994)


Sottotitolo 2 :  per il #GFFD di oggi 
Trippa e Fagioli senza glutine senza lattosio senza latte vaccino
Ode al quinto quarto scritta di venerdì...

for the today #GFFD
Trippa and beans gluten free dairy free cow milk free
Ode to the fifth fourth written on Friday


Questa ricetta è l'abbraccio grande che unisce insieme i miei ricordi di casa e di Nonno Mario e l'affetto per Paula, la mia amica americana, ormai italo-ligure che dal suo portico a Ponente ammira il mondo in compagnia di Mino e dei loro splendidi cani...per tacer del gatto. 
A casa mia in tavola si servono amori e affetti ;-)

Ingredienti (come me li ha spiegati Paula, in rosso le mie variazioni)

trippa q.b.  - si trova già precotta, ma io la scotto sempre per toglierle il forte, direi per quattro persone 600 g, io ne faccio di più perchè se avanza il giorno dopo è più buona
sedano, carota e cipolla tritati finemente -  io avevo una confezione di soffritto pronto surgelato alla quale ho aggiunto una cipolla bio del mio spacciatore di verdure, Giovanni
fagioli cannellini - io ho usato quelli in scatola della Bonduelle,  sono belli interi, si sgocciolano facilmente e non sono troppo ricchi di sale
polpa di pomodoro q.b. - io uso quella bio dell'Alce Nero, ha la giusta acidità per i nostri palati ed i nostri stomaci
un cucchiaio di triplo concentrato Mutti, perchè è quello che trovo abitualmente
sale q.b
pepe q.b
olio extravergine di oliva della Val di Mazara D.O.P (Coop), perchè l'oro verde di Paula è da consumarsi a crudo
acqua calda al bisogno
Per guarnire:
fette di pane casereccio con semi di lino della NutriSì

#per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni.

Procedimento 
ovvero come ho fatto io

Come ho già detto la trippa si trova già precotta, ma io sono stata abituata dalla mamma a farla scottare in acqua bollente per almeno 10 minuti, o più dipende dalla quantità, così perde del tutto il forte che non a tutti può piacere e soprattutto questa metodica permette di metterci in sicurezza a livello microbiologico alimentare.
La mia amica Paula va di pentola a pressione, io no.
Dopo aver scottato la trippa come ho detto sopra, la scolo bene.
Intanto metto il preparato per il soffritto e la cipolla bio tagliata finemente (grazie robot Ken!) in una capace casseruola - intendo molto capace, eh!. Aggiungo olio extravergine di oliva e lascio che il tutto appassisca lentamente. Poi aggiungo il triplo concentrato di pomodoro e qualche cucchiaio di acqua scaldata nel MW.
Quando il concentrato si è ben sciolto aggiungo la trippa, la polpa di pomodoro e ancora un po' di acqua calda e lascio che tutto si amalgami per bene, sobbollendo a fuoco minimo. 
Gli ingredienti fanno conoscenza a bassa voce, poi gridano una volta a tavola.
Quando vedo che il sugo comincia ad addensarsi, aggiungo i fagioli cannellini - al cucciolo piacciono questi da matti, i borlotti e/o i lamon solo nella pasta e fagioli, il resto non esiste!.
I fagioli cannellini devono essere ben sciacquati e sgocciolati.

Gli ingredienti continuano a parlarsi sottovoce...
Intanto metto a tostare le fette di pane. 
Il pane casereccio della NutriSì è stata una sorpresa, perchè per essere confezionato è morbido, sa di pane, non sa di alcol etilico, nella composizione c'è il grano saraceno, che fa bene alla glicemia, e ha anche i semi di lino, che sono preziosi per il nostro benessere. Eppoi, è senza lattosio e senza derivati del latte, oh yeah! 
Tostato è favoloso.
Mentre il pane si tosta, si assaggia per sapere se è necessario aggiungere sale. 
Alla fine della cottura si aggiunge una bella macinata di pepe nero.
Solitamente io poi la lascio riposare un po' prima di servirla calda, perchè il sugo si addensa ancora di più.
Solo che comincia una strana processione in cucina, strani rumori di piattini, stoviglie, sportelli che battono...
Non è un poltergeist...
Non è neanche Betty...a volte è l'uomo grande, a volte è quello piccolo...dipende...
D'altronde lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare il controllo di qualità?

Io sono stata abituata da piccolissima a mangiare il quinto quarto, che a Roma è sempre stato popolare in tutti i sensi del termine. Due cose non ho mai e poi mai sopportato e mangiato ed erano la pajata ed il fegato, ma tutto il resto sì.
Crescendo molte altre parti del quinto quarto le ho perse per strada - e non ne sento la mancanza -, unica superstite è la trippa che tradizionalmente era il piatto del sabato. La faccio quando la trovo e quando mi sembra bella, ovvero è bianca e non gialla o grigia.
Il consorte non ha battuto ciglio quando è stata introdotta - o reintrodotta - nella sua alimentazione e il cucciolo, anche quando era nel pieno della sua inappetenza, la trippa la mangiava.
Per me la morta sua continua ad essere "alla romana", pecorino e mentuccia, ma questa ricetta è stata una entusiasmante novità e un pieno di affetto e ricordi.

Comunque, tornando alla trippa, quando è ancora calda, la verso nelle fondine, aggiungo il pane tostato e pronta per cominciare il dialogo con il nostro stomaco!

Buon appetito e alla prossima!