lunedì 15 dicembre 2014

Oh Christmas Free il libro da non perdere di Gluten Free Travel and Living... Oh Christmas free the book to have by Gluten Free Travel and Living

Sottotitolo: Il libro di Gluten Free Travel and Living e l'incredibile magia del Natale

Adoro la magia di Natale.
Sebbene nella mia vita precedente, quella glutinosa e tollerante, odiavo il freddo, il Natale era il momento speciale, il momento perfetto: le luci, l'albero, le palline decorate che raccontavano una storia, il presepe, la cioccolata calda, la gioia e l'amore sopra ogni cosa...e sognavo la neve, candida ed ovattata, per poter finalmente preparare uno di quei dolci very british, mentre rileggevo per l'ennesima volta A Christmas Carol o Il Canto di Natale di Dickens.

In questa vita, senza glutine ed intollerante, non odio più il freddo e adoro sempre di più il Natale: la sua magia, il respiro di gioia che provo pensandoci, quella gioia e quell'amore sopra ogni cosa, che non si deve spiegare, ma vivere... le luci, l'albero pieno di palline decorate, che ancora adesso raccontano una storia, anzi tante storie diverse, i piccoli presepi disseminati per casa, la cioccolata calda, i biscotti, a volte sfornati a chili, a volte sfornati solo per noi, ovviamente tutti senza glutine, senza lattosio, senza proteine del latte, alcuni very british, altri molto italiani, rileggo ancora e ancora A Christmas Carol o Il Canto di Natale di Dickens, sogno ancora la neve, che però ogni tanto scende davvero lieve e rende tutto ancora più magico. 


Però, il Natale ha tanti detrattori quanti sono i suoi amanti: dicono che è una festa fatta solo di significati vuoti e di consumismo sfrenato, che è solo fatta di annunci martellanti, di spot di giocattoli, gadget elettronici e altre amenità. Ma la vera magia del Natale è tutt'altro: entra silenziosa in casa, ti sorprende con un cielo che s'arrossa, ti abbraccia col sorriso di un bambino, ti fa pizzicare il naso con lo zenzero e l'euforia di piccole gioie quotidiane. Decisamente, amo il Natale!

Questa dichiarazione d'amore è da me condivisa con tutti i membri di Gluten Free Travel and Living. Tutti noi amiamo il Natale, non perché vogliamo essere i soliti buonisti in mezzo ai cinici e agli ego ipertrofici che abbondano in ogni dove; tutti noi amiamo il Natale, perché amiamo essere stupiti, come solo i bambini si sanno ancora stupire, perché sentiamo vivo e forte il legame con la tradizione, nonostante le intolleranze e le limitazioni alimentari, perché cucinare e mangiare è la convivialità che ogni giorno cerchiamo di portare a tavola e nei nostri cuori, perché Natale non è solo un giorno all'anno. Come festeggiare questo Natale con tutti i nostri senza?


Con il primo vero libro, interamente scritto, fotografato e cucinato dalla redazione tutta di Gluten Free Travel and Living!


Questo libro è pensato, voluto e dedicato ai bambini, che ci insegnano come la vita sia davvero una sorpresa continua, basta solo avere occhi per guardarla e bocca per gustarla. Così, in questo libro troverete tante tante ricette senza, ma non solo! Ci sono infatti, racconti, filastrocche, lavoretti per abbellire la tavola e per creare intorno a voi una atmosfera natalizia con i controfiocchi! Con questo libro anche gli adulti possono re-imparare a tornare bambini e apprezzare il fatto che Bianco Natale non è solo una canzone, un film, ma uno splendido mood da cui farci ammaliare e da condividere!
Vi invitiamo a : sfogliarlo, stamparlo, usarlo e riusarlo, a ristamparlo, a regalarlo... a viverlo come si vive il Natale!



venerdì 5 dicembre 2014

Paul Hollywood's Focaccia al limone e rosmarino con lievito madre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il #GFFD ... Paul Hollywood's Lemon and Rosemary Sourdough Focaccia gluten free dairy free milk proteins free

Sottotitolo: vago come una trottola tra lavoro e cucina, panificando panificando...

E finalmente torno a scrivere qui, in questo mio blog, ed è di nuovo il 100% Gluten Free (fri)Day #GFFD


Ma c'è anche una nuova raccolta per Panissimo:  #Panissimo 24!


Oggi vado subito al dunque ed ecco la ricetta:

Paul Hollywood's Focaccia al limone e rosmarino con lievito madre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il #GFFD e #Panissimo 24
Paul Hollywood's Lemon and Rosemary Sourdough Focaccia gluten free dairy free milk proteins free


Ingredienti #
(metà dose rispetto alla ricetta originale di Paul Hollywood dal suo libro How to Bake)

200 g di farina senza glutine e senza lattosio Farmo LW
150 g di farina senza glutine e senza lattosio per pane Ruggeri
250 g di lievito madre senza glutine e senza lattosio
300 g di latte di soja senza glutine e senza lattosio
7 g di sale fino
1 limone bio 
rosmarino fresco (dal mio cortile)

per guarnire sale grosso e olio extravergine d'oliva ligure DOP

cucchiai, leccapentola, planetaria Kenwood, ciotole, pennello in silicone, coltello in ceramica, tagliere, carta da forno, teglia, microplane.

# ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.


Procedimento
Ho utilizzato il lievito madre senza glutine senza lattosio e senza proteine del latte,  che mi è stato regalato, come ho ben descritto in questo post.
Rinfresco il mio lievito madre sempre e solo con farina di riso.
Per questa ricetta ho usato del lievito madre appena rinfrescato e, nella ciotola della planetaria, ho aggiunto le farine, che si trovano in diversi supermercati (Auchan, Interspar, ecc.).
Poi, ho aggiunto il latte di soja tiepido e, con la frusta a gancio, ho cominciato ad impastare, a bassa velocità.
Nel frattempo, ho lavato, asciugato e tritato le foglie di rosmarino sul tagliere con il coltello di ceramica. Con la microplane ho grattuggiato la scorza del limone.
All'impasto ho quindi aggiunto il sale, la scorza di limone grattuggiata e il rosmarino tritato.
Ho impastato il tutto aumentando la velocità.
Ho coperto l'impasto con la pellicola per alimenti e l'ho lasciato almeno un'ora a temperatura ambiente. 
Poi, ho messo l'impasto così coperto in frigo per tutta la notte (circa 12 ore).
Passato questo tempo, ho tolto l'impasto dal frigo e l'ho lasciato almeno un'ora a temperatura ambiente.
Poi, ho coperto con carta forno una teglia, nella quale ho rovesciato l'impasto.
Con le mani ben oleate con olio extravergine d'oliva ligure DOP ho steso l'impasto, l'ho massaggiato e l'ho fatto lievitare un'ora, un'ora e mezza a temperatura ambiente.
Nel frattempo ho preriscaldato il forno a 200°C.
Trascorso il tempo necessario, ho spennellato con olio extravergine d'oliva ligure DOP, ho cosparso di sale grosso e ho quindi infornato.
Ho fatto cuocere la focaccia finchè fosse ben dorata, 30 minuti circa.
Una volta cotta, ho messo ha raffreddare sulla gratella e poi l'ho tagliata a cubi.


Profumata e fragrante, la scorza di limone si abbina perfettamente!
Il mio grande orgoglio sono gli splendidi buchi della mollica della focaccia, che resta morbida e che si mangia - ahimè  - troppo in fretta!
L'adora anche la mia voce a bitchy!

Tanto avrei da raccontare, perché è stato un periodo frenetico e denso di eventi, alcuni belli e altri piuttosto brutti. Ma come dicevamo insieme ad un'amica, davanti ad un caffè, "siamo arrivate a questa età, a questo punto, con tutto quello che abbiamo vissuto, con tanta pella d'oca per eventi dolorosi e per eventi belli, e siamo capaci di sorridere ancora"

Buon #GFFD e a presto!








venerdì 14 novembre 2014

Torta al cioccolato e birra Tennent senza uova senza glutine senza proteine del latte vaccino per il #GFFD... Chocolate and Tennent beer Cake gluten free egg free cow milk proteins free for the #GFFD

Alla gente piacciono le giornate di sole, a me fanno paura. Le peggiori cose si fanno a cielo sereno. Quando fa brutto uno preferisce rimandare una cattiva azione. Col sole tutto può succedere. Se arrivo all'autunno mi voglio mettere a ballare sotto un acquazzone. Erri De Luca 
In questi giorni la pioggia e tutte le sue peggiori declinazioni sono obiettivo di più di una maledizione.
Soprattutto da parte di coloro che stanno subendo, purtroppo, gli effetti delle sue peggiori declinazioni, ovvero allagamenti, esondazioni, inondazioni...
Però, io sono come Erri De Luca: controcorrente, perché amo la pioggia. 
Amo la pioggia, anche quando l'uggia mi riempe l'anima e sembra che l'unico colore sia il grigio, con tutte le sue infinite sfumature.
Quando piove, cucinare è puro comfort.
Non lo faccio solo di venerdì...cucinare, intendo.
Però, torno volentieri a partecipare al 100% Gluten Free Friday #GFFD.


Questa ricetta è una fusione di più ricette e mi ha permesso di provare la Tennent's Beer Lager senza glutine.

Perché fusione di più ricette? 
Dopo, ho solo acceso il chaltron mood e...


Torta alla ricotta di capra cioccolato e birra Tennent's senza uova senza glutine senza proteine del latte vaccino
Chocolate and Tennent's Beer Cake with goat ricotta gluten free egg free cow milk proteins free

Ingredienti

650 g di ricotta di capra, bio
500 g di zucchero di canna integrale o grezzo
150 g di cacao amaro senza glutine #
250 ml di birra Tennent's senza glutine #
300 g di farina MixIt DS senza glutine e senza lattosio #
200 g di fecola di patate senza glutine e senza lattosio #
1 bustina di lievito per dolci Bio Vegan (cremor tartaro +bicarbonato) senza glutine #
stelline di vario colore senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #

per la ganache al cioccolato senza glutine senza lattosio senza proteine del latte 
Per questa mi sono ispirata ad Elana Amsterdam e alla ricetta presente nel suo libro The Gluten Free Almond Flour's Cookbook, come ho già detto.

planetaria Kenwood, ciotola della planetaria, frusta a K per impasti morbidi, spatole in silicone, stampo con fondo staccabile di 26 cm di diametro, carta forno, ciotola, frusta, piatti di servizio.

# ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.


Procedimento

Dopo aver messo la ricotta con lo zucchero, nella ciotola del Kenwood, ho aggiunto il cacao amaro e ho mescolato con la frusta a K per impasti morbidi, a bassa velocità.
Poi ho aggiunto la birra.
Ho mescolato prima a bassa velocità, aumentadola mano a mano.
La ganasche lo usata come decorazione e non come copertura.
Ho decorato con stelline di vario colore, certificate senza glutine e senza lattosio e senza proteine del latte. come prevista dalle norme di legge.


Con questa torta abbiamo festeggiato il compleanno del mio cucciolo, che ormai è un ragazzo che cresce.
In questo periodo in cui sono stata assente dal blog, ho lavorato, studiato, ho preso treni per questo o quell'angolo di Italia, mi sono ammalata, il cucciolo ha compiuto gli anni, io ho compiuto gli anni e abbiamo festeggiato anche Betty - visto che è passato un anno da quando mise zampetta per la prima volta nella nostra casa.
Come dice il cucciolo, questa palla di pelo ha dato una svolta creativa alla nostra vita! E' una pubblica dichiarazione d'amore.
Con tutti questi accadimenti potevano non brindare? 



A questa torta dal sapore pieno, particolare e fresco abbino un bellissimo libro che ho letto in lingua originale, un grande classico: Through the Looking Glass and What Alice Found There di Lewis Carrol. L'avventura ha inizio sei mesi dopo circa le avventure del primo libro di Alice,  il quattro novembre, che poi è il giorno del compleanno del cucciolo e della mia cara  Libera - coincidenza felice! In questo libro il nonsense la fa da padrone, assieme agli scacchi che accompagnano Alice in ogni capitolo - Alice si muove con le mosse degli scacchi nel libro. Indimenticabili i dialoghi con Tweedledum and Tweedledee, ovvero Pinko Panko e Panko Pinko, i conti che non tornano e come dimenticare il nome del nome del nome che non è il nome... Insomma, ogni capitolo è un piccolo capolavoro e leggerlo in lingua originale aiuta a riconoscere la freschezza di questo piccolo grande libro.


mercoledì 22 ottobre 2014

Treccia alla ricotta di capra senza glutine senza proteine del latte vaccino senza uova... Plait with goat ricotta gluten free milk proteins free egg free

Sottotitolo: l'unica ed inimitabile ispiratrice di questa ricetta è Simona di A Casa di Simo e la ricetta è questa.


"Potresti spiegarmi perché quando si tratta di citare, le persone si scoprono spesso incapaci di scrivere?" mi apostrofa la voce a bitchy.
" uh?" ribatto io.
"Sì, sì, dai che hai capito...quando una persona scrive un articolo cita le fonti, quando scrive una tesi cita le fonti, quando si esegue una ricetta anche lì si dovrebbero citare le fonti..." si accalora la voce a bitchy.
" Stai rimestando nel torbido? Finito le tue gauloises? Si sta spiumando il boa di struzzo e non me ne sono accorta?...primi sintomi della menopausa?" le rispondo...
" Non sta a cominciare a fare la bitchy con me, eh! Hai ancora un sacco di strada da fare nelle mie scarpe e con i tacchi sembri un ornitorinco che cammina sulle uova..." ribatte la voce a bitchy.
Ohibò - penso - un ornitorinco che cammina sulle uova? Beh, se sono le sue non c'è problema, se sono di qualche altro ornitorinco forse sì...
"Ehi! ti ricordo che domandare è lecito e cortesia è rispondere,  quindi sei pregata di rispondermi..." mi distoglie dai miei pensieri la mia voce a quella bitchy.
" Certo che bisogna citare, sempre e comunque...anche quando ci si comporta come me, che leggo una ricetta...poi mentre la eseguo, mi dimentico - pour parler - che tra gli ingredienti ci sono le uova o la scorza di limone e, con  l'occhiometro o lo spannometro, aggiusto in corso d'opera...nonostante ciò, io cito. Sempre." le rispondo.
"Anche stavolta hai combinato uno dei tuoi pasticci, eh?" mi apostrofa lei, mentre addenta elegantemente una fetta di questo dolce.
La tentazione di dissimulare è tanta, ma anche tanto inutile e quindi ribatto: "la classe della chaltron woman mica è acqua...sono però indecisa tra grappa o rum? Secondo te, quale si abbina meglio?".
Ma ho parlato all'aere, perché la voce a bitchy si era già volatilizzata con il piatto della torta, le sue gauloises, il boa di struzzo e tre - quattro tomi sotto il braccio.
Forse avete già capito che cosa è successo mentre eseguivo questa ricetta...

Treccia alla ricotta di capra senza glutine senza proteine del latte vaccino senza uova
Plait with goat ricotta gluten free milk proteins free egg free


Ingredienti

500 g di ricotta di capra fresca, ben sgocciolata
500 g di farina per dolci NutriSì senza glutine senza lattosio senza proteine del latte#
1 cucchiaino da the di vanilla bourbon in polvere#§
2 cucchiai da tavola di sciroppo d'acero§
200 g di yogurt di soja bianco bio senza glutine senza lattosio senza proteine del latte#§
200 g di zucchero di canna grezzo
1 bustina di lievito Bio Vegan (cremore+bicarbonato già miscelati) senza glutine#
confettini colorati Bio Vegan senza glutine#
latte di riso senza zuccheri aggiunti per spennellare

farina di riso per lo spolvero Molino Rossetto senza glutine senza lattosio senza proteine del latte#

ciotola della planetaria Kenwood, frusta a K per impasti morbidi, bilancia, ciotolina, cucchiai e cucchiaini, pennello in silicone, carta forno, teglia da forno, gratella per dolci, piatto di portata

# ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.

§letta la ricetta, in corso d'opera non mi sono ricordata dell'aroma di limone e quindi ho fatto di testa mia, ma l'accoppiata sciroppo d'acero - vanilla bourbon is made in heaven; inoltre mi ero dimenticata che nella ricetta originale ci volesse un uovo, vedendo che l'impasto si sbriciolava ho aggiunto il mio fido yogurt di soja e quindi la ricetta "inconsapevolmente" è pure senza uova.


Procedimento

Ho preriscaldato il forno a 180°C.
Ho pesato tutti gli ingredienti nella planetaria, tranne il lievito, il latte di riso e i confettini colorati.
Con la frusta a K per impasti morbidi, a velocità crescente ho amalgamato tutto.
Ho poi aggiunto il lievito e mescolato nuovamente.
Una volta che si è formata la palla, ho diviso l'impasto in tre parti di uguale peso - pesate sulla bilancia.
Ogni parte è stata ulteriormente divisa in due.
Ho così ottenuto sei palline di uguale peso.
Ho steso, su un piano spolverato con farina di riso, ogni pallina a forma di salsicciotto.
Ho intrecciato due salsiccioti tra loro e li ho infine chiusi a formare una ghirlanda.
Ho spennellato le tre ghirlande con il latte di riso e le ho ricoperte con i confettini colorati.
Ho infornato in forno caldo per circa 30 minuti, facendo ovviamente la famosa prova stecchina.
Una volta cotte, ho lasciato raffreddare sulla gratella per dolci.
Mi sono lasciata inebriare dal profumo delle ghirlande.
Una volta tiepide, le ho messe sul piatto di portata e via alla degustazione!

Nonostante tutti questi senza: glutine, proteine del latte vaccino e uova, è una cosa sublime! Non è dolcissima e si mangia a colazione, ma pure a merenda, magari anche con un velo di confettura home made. Buona, anzi buoniffima davvero!


A questa splendida ricetta dal blog di Simona abbino Anna Karenina...perché mi devo consolare (sic!).
Sto ancora leggendo Anna Karenina, ma temo di essere l'unica impermeabile al suo fascino, alle sue atmosfere e ai suoi personaggi. Mi sono davvero imposta di terminarlo e sono ormai a tre quarti del libro.
So che anche questo è stra-osannato, decantato da molti come capolavoro immortale, grande classico da non perdere, meraviglioso, corredato da una approfondita analisi dell'uomo - e anche della donna. 
Finora non mi è piaciuto, tranne alcuni passi in cui viene descritta la vita in campagna di Levin prima e dopo il suo matrimonio con Kitty. 
Rappresenta il classico libro che essendo un classico - scusate la cacofonia - va letto una volta nella vita. La mia postilla è: una tantum  e basta.
Ho anche provato a leggerne alcuni passi inebriata dalla grappa, utilizzata per una confettura, ma l'effetto sortito è stato nulla.
A capo chino ed in ginocchio sui ceci, ammetto che Anna Karenina non è affatto nelle mie corde, ma che lo finirò, perché poi devo tuffarmi nell'Iliade.
Per dimostrarvi il mio pentimento, offro anche a voi una fettina di questa treccia, confetture home made assortite, café au lait o the...mi perdonate?

venerdì 17 ottobre 2014

Confettura di zucca senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il #GFFD il #WFD2014 e per #HUNGERRUN2014 ... Butternut squash jam gluten free dairy free milk proteins free for #GFFD for #WFD2014 and for #HUNGERRUN2014

Sottotitolo: "Possibile che le donne non imparino mai a tenere le cose in ordine" Emelius Browne


Che giornata quella di ieri...
Ho scoperto che ieri era il compleanno di Angela Lansbury! Mitica, indimenticabile, meravigliosa, stupenda...s'è capito che io semplicemente la adoro!
"S'è capito...s'è capito..." dice la voce a bitchy.
Ho perso il conto di quante volte ho rivisto le repliche delle repliche di Murder She wrote; ho perso il conto di quante volte ho visto e rivisto Bedknobs and Broomsticks, ovvero Pomi d'Ottone e Manici di Scopa...ho ancora in mente la prima volta che vidi questo film, al cinema...
Cinema Italia a Porto San Giorgio, adesso provincia di Fermo, allora provincia di Ascoli Piceno...il cinema era attaccato al passaggio a livello della ferrovia, aveva le sedie in legno scomodissime, alla cassa vendevano i bruscolini salatissimi in bustine mignon, che prosciugavano anche le secrezioni salivari del futuro semplice e di quello anteriore, e vendevamo pure le caramelle di liquirizia, gommose, che erano un vero attentato per i denti... vedemmo il film in galleria e ricordo che la balconata della galleria aveva un motivo a pentagramma con chiave di violino, note et similia...non avrei più voluto uscire dal cinema! 
Quando al secondo uomo della mia vita, ovvero al cucciolo che ormai è un ragazzo, han regalato il dvd, praticamente ho lasciato che si formassero solchi su di esso da quante volte l'ho rivisto...

Treguna Mekoides trecorum satis dee...come dimenticarlo?

Eppoi, come dimenticare la Mrs. Harris, aka Mrs. Mop, domestica ad ore, eastender fino al nanogrammo del suo midollo, il cui unico sogno era avere un vestito di Dior; il film è tratto dallo splendido romanzo di Paul Gallico, del quale avevo parlato anche qui, ma senza fare spoiling. Non solo ho letto entrambi i romanzi di Paul Gallico, la cui protagonista è Mrs. Harris, ma ho anche visto e rivisto il film con lei: Angela Lansbury.
Nel mio breve periodo califoniano per via del dottorato, andai fino a Mendocino. Perchè? Perchè gli interni della casa di Jessica Fletcher erano costruiti in studio, ma gli esterni della sua casa erano quelli di una casa di Mendocino! Ricordo che ne feci anche delle foto, gelosamente stampate e conservate nella scatola dei ricordi.
Quanti altri film sono speciali perché c'era lei? Tantissimi...e non sto scherzando. 
Come dimenticare la sua interpretazione di Salome Otterbourne in quel gioiello che è Assassinio sul Nilo? Come dimenticare la sua Miss Marple in Assassinio allo Specchio? Come dimenticare Ruth de I Pirati di Penzance? Come dimenticare la sua Zia Adelaide in Nanny McPhee?

"Guarda che hanno capito che hai una buona memoria, eh..." mi apostrofa la voce a bitchy.
"Guarda che stiamo parlando di pietre miliari, di storia..." ribatto io.
"Guarda che se cambi discorso è meglio..." ribatte la voce a bitchy.
"ok...passo agli adesivi su FB..." rispondo io e la voce a bitchy sembra Madama Butterfly nell'atto di far harakiri.

Ho scoperto che Fb, da ieri o ieri l'altro, dà la possibilità di commentare con un adesivo e c'è ovviamente uno store adatto allo scopo. Questo era già possibile in chat - lo so bene, visto che ne avevo già ampia e vasta scelta. Scoperto che era possibile farlo nei commenti, ho scoperto che io e la mia amica Paola, anche lei mitica e della quale ho parlato qui, abbiamo elevato l'arte del #cazzeggiotime a livelli sublimi. 
So che questo non cambia l'entropia dell'universo né tanto meno la vita a qualcuno, ma riscoprirsi giocosamente ilari a distanza in kilometri e a distanza di anni fa piacere, parecchio direi.

Ho scoperto che non so resistere ai posts di A casa di Simo: mi sbellico dalle risate leggendo i suoi post, se poi ci ripenso, rido ancora...non è che sto rincretinendo causa età che avanza, semplicemente adoro il suo umorismo. Parecchio, direi.

"secondo te,  Simona di A casa di Simo potrebbe avere una voce a bitchy" chiedo alla mia voce a bitchy.
"Naaa...lei non è bisognosa di cure come te..." risponde prontamente la voce a bitchy.
Credo che in fondo, ma molto in fondo, tipo nei due-tre ultimissimi metri del San Gottardo della sua essenza, la voce a bitchy un pochino di bene me lo voglia...un pizzichino, proprio.

Ho scoperto che ieri era il World Bread Day 2014, #WBD2014. 
Last but not least, ieri era anche il World Food Day 2014, #WFD2014, la cui naturale continuazione è l'Hunger Run, che si terrà a Roma sabato 19 ottobre. E nel mezzo c'è il #GFFD!


Per ricordare tutto ciò io corro a km 0, con una ricetta facile, che è senza glutine, senza lattosio, senza proteine del latte, è stagionale, è sostenibile ed è pure bio... ed è golosissima e spero faccia la felicità dei miei spacciatori di verdure bio
Provare per credere.
L'ispirazione per questa ricetta è dal sito allrecipes.co.uk.

Confettura di zucca senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il #GFFD il #WFD2014 e per #HUNGERRUN2014 
Butternut squash jam gluten free dairy free milk proteins free for #GFFD  for #WFD2014 and for #HUNGERRUN2014


Ingredienti

2 chili di zucca violina o butternut squash già pulita e lavata e per me bio
2 chili di zucchero integrale di canna§
3 bustine di Konfitura gelificante per confetture bio Bio Vegan senza glutine senza lattosio senza proteine del latte *#
Pumpkin Spice Mix, che contiene zenzero, cannella, noce moscata e pimento# q.b. o c.p.v.p.
100 ml di acqua
Rum scuro per avvinare i barattoli e i relativi coperchi.

bilancia, terrine, sette vasetti per confettura, imbuto per confettura, mestolo, cucchiai di varia misura, pentola capiente.

§la confettura di zucca si conserva poco, quindi lo zucchero è necessario per aumentare la sua conservabilità. Comunque, al palato non è affatto stucchevole
*ogni confezione è da 32 g ed è la dose per un chilo di frutta, per la zucca, dove la pectina è completamente assente, è bene aumentare la dose. Nella ricetta originale si prevedono 55 g di pectina ogni 800 g di zucca.
# ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992,  e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.



Procedimento

Ho pesato lo zucchero grezzo o integrale di canna.
Ho mescolato lo zucchero con i dadini di zucca violina; poi ho aggiunta il gelificante e ho mescolato il tutto.
Ho aggiunto 100 ml di acqua e ho messo sul fuoco medio.
Una volta che lo zucchero si è completamente sciolto, con il minipimer ho frullato la miscela, ma lasciando comunque alcuni dadini interi.
Ho seguito le indicazioni riportate sulla confezione del gelificante: dopo il bollore, ho quindi atteso cinque minuti. 
Nel frattempo ho sterilizzato i vasi di vetro nel MW.
Passati i  cinque minuti, ho mescolato il tutto finché non è scomparsa la schiuma. 
Poi ho aggiunto il pumpkin spice mix e ho mescolato ancora.
Ho avvinato i vasi ed i coperchi con il rum scuro, come ho già descritto qui.
A caldo, con l'imbuto, ho riempito i vasi di confettura, li ho chiusi bene e capovolti fino a che non si fossero raffreddati.
Ne ho riempito sei e un quarto... il tocco della chaltron woman.
Il primo vaso e un quarto sono finiti, spalmati sul pane meraviglioso, preparato con il lievito madre. 
Il resto è pronto in dispensa per essere gustato!


Il libro, anzi i libri  che abbino a questa confettura buonissima e profumata sono i due libri di Paul Gallico: La Signora Harris e La signora Harris va a New York, nella versione italiana e in lingua originale. Non c'è niente di meglio di una colazione che inizia con una ottima rilettura, una confettura dal profumo speciale e un pane meraviglioso.
Gradite espresso o cappuccino?

mercoledì 15 ottobre 2014

Pane di Paul Hollywood con lievito madre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte ... Paul Hollywood's Basic Sourdough Bread gluten free dairy free milk proteins free

Sottotitolo: io, il lievito madre di Michela e Paul Hollywood siamo un trio senza eguali!


"Ma hai visto che buchi???"
"mmm...mmm...mmm" risponde la voce a, quella bitchy.
"e la crosta? è croccante vero? ma croccante al punto giusto, vero?"
"mmm...mmm...mmm" risponde la voce a, quella bitchy.
"e il profumo...non trovi che sia sublime il profumo???"
"mmm...mmm...mmm" risponde la voce a, quella bitchy.
"Mamma! Ok il pane è buonissimo, però adesso non è che potremmo cenare???" ci apostrofa il cucciolo ormai non più cucciolo.
Per una volta che ho davvero lasciato senza fiato la mia voce a bitchy, arriva l'uomo piccolo della mia vita a riportarmi con i piedi per terra... non è che abbia tutti i torti: andarsene in giro stile dirigibile Michelin non fa più per me...ho un'età...una famiglia...una sottospecie di reputazione...
Ma anche no!!!
Mi voglio godere fino in fondo questo momento di orgoglio da perfetta chaltron woman al 100%, perché:
  • la sottoscritta non ha ucciso il lievito madre gentilmente regalatole da Michela, che l'ha allevato per ben due anni - ovviamente senza glutine senza lattosio e senza proteine del latte;
  • il feeling con Paul Hollywood continua alla grande! Sglutinare e privare di ogni fonte di latte e derivati ogni sua ricetta è sempre un successo che incanta tutti a casa mia
  • sentire il profumo di questo pane, guardare con amore i buchi nella mollica e assaggiarlo è un esperienza indimenticabile
  • sfido chiunque, ma davvero chiunque a dire che questo pane è senza... anche dopo l'assaggio.


Ecco la ricetta di questo pane, che è stata una ubriacatura di orgoglio.
Mi scuso per le foto, il tempo era davvero inclemente e quindi la luce era quella che era... miracoli non ne fa manco la voce a bitchy.
Con questa ricetta partecipo anche alla raccolta di ottobre di Panissimo, le cui madrine sono Barbara di Bread and companatico e Sandra di Sono io Sandra, che però per queste mese è ospitata da  Maria Teresa di De Gustibus Itinera...insomma un tris di assi da urlo!


Pane di Paul Hollywood con lievito madre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte 
Paul Hollywood's Basic Sourdough Bread gluten free dairy free milk proteins free

Ingredienti per tre pagnottelle

500 g di farina Nustrisì senza glutine senza lattosio senza proteine del latte#
250 g di farina Ruggeri senza glutine senza lattosio senza proteine del latte#
500 g di lievito madre rinfrescato*
500 ml di latte di soja senza glutine senza lattosio senza zuccheri aggiunti #
12 g di sale (Paul ne usa 15)
Olio extra vergine di oliva per la terrina
farina di riso per lo spolvero

terrine, spatole, pennello in silicone, ciotola della planetaria Kenwood, frusta a gancio, tagliere in vetro per l'impasto, cucchiai, carta forno, pellicola per alimenti senza ftalati, griglia per dolci per raffreddare, canovaccio pulito

# ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992,  e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.


Procedimento

La ricetta è un po' lunga, ma la bontà di questo pane e la sua conservabilità sono ineguagliabili, quindi il gioco vale sicuramente la candela

*Rinfresco del lievito madre

Il lievito madre senza glutine senza lattosio e senza proteine del latte va rinfrescato periodicamente.
Il lievito madre di Michela era nato con farina di riso e farina di mais finissima; quando me l'ha regalato, ho scoperto di non avere a casa farina di mais finissima e quindi ho fatto due rinfreschi consecutivi con farina di riso e ho messo in frigo.

Non è morto, il che mi ha rassicurato non poco.
Quindi, al terzo rinfresco ho usato solo farina di riso.
Poiché lo conservo in frigo, quando devo rinfrescare il lievito madre lo lascio almeno un'ora - anche qualcosina di più - a temperatura ambiente.
Poi, seguendo le istruzioni di Michela, procedo al rinfresco pesando il lievito madre e aggiungendo poi ad esso la metà del peso in acqua tiepida e l'altra metà del peso in farina di riso senza glutine certificata# in una terrina capiente.
A questo punto, copro con un canovaccio e lascio il tutto a temperatura ambiente, nel forno, per almeno tre, anche quattro ore.
Quando è raddoppiato - e raddoppia! - considero che sia pronto.
Prelevo la quantità necessaria e il restante lo metto nel barattolo di vetro, deputato alla sua conservazione, e lo ripongo immediatamente in frigo, fino al prossimo rinfresco.

Impasto del pane

Il mio procedimento differisce un poco da quello di Paul Hollywood: lui inizia a lievito già rinfrescato, io invece inizio con il rinfresco del lievito e quindi ho ricalibrato i tempi.
Peso le farine necessarie direttamente nella ciotola del mio Kenwood.
Poi, aggiungo il lievito madre appena rinfrescato e anche il latte di soja tiepido**.
A questo punto, con la frusta a gancio e a bassa velocità impasto il tutto.
Quando vedo che è ben amalgamato, aggiungo il sale e continuo ad impastare aumentando la velocità.
Poi, con un pennello in silicone, spennello la superficie di una terrina capiente, dove metto l'impasto a riposare.
Copro l'impasto con la pellicola per alimenti e lo lascio almeno un'ora a temperatura ambiente.
Poi, metto l'impasto così coperto in frigo per tutta la notte (circa 12 ore).
Passato questo tempo, tolgo l'impasto dal frigo e lo lascio almeno un'ora a temperatura ambiente.
Poi, procedo alla formatura del pane.
Sebbene l'impasto sia molto idratato, è ben lavorabile; seguendo le istruzioni della ricetta di Paul Hollywood ho fatto due pagnotte tonde, due cob, che ho messo a lievitare direttamente sulla teglia coperta da carta da forno.
Ho coperto i due cob e ho lasciato lievitare in forno, con la lucina accesa, per tre ore - tre ore e mezza.
Passato questo tempo, le due forme erano ben lievitate, ma erano anche un po' appiattite. Quindi, seguendo il consiglio di Paul Hollywood, ho ridato la forma di cob al pane, ottenendo tre pagnottelle di uguale peso.
A questo punto ho riscaldato il forno a 200° C e ho lasciato che le tre pagnottelle lievitassero ancora.
Quando il forno era caldo al punto giusto, ho spolverato le pagnotte con farina di riso e con il coltello di ceramica ho fatto una bella croce sulla superficie di ognuna.
Ho quindi infornato e ho lasciato cuocere le tre pagnottelle per circa 30-40 minuti. Per controllare la cottura, con le nocche ho bussato sul fondo per sentire se suonava vuoto.
Una volta cotte, ho messo a raffreddare le tre pagnottelle su una griglia per dolci.
In realtà la metà di una è stata spazzolata calda...una goduria!
L'altra metà di quella pagnottina è stata consumata per la colazione, quindi le foto erano tutte nella mia mente. Sono riuscita a fotografare le altre due, che ho affettato e conservato in congelatore e me lo sto gustando giorno dopo giorno.



Quale libro vi lascio con questo pane?
Resto in tema e vi lascio How to Bake di Paul Hollywood, che si sta rivelando una miniera di informazioni e di ricette con lievito di birra e con lievito madre. Ovviamente devo adattarle al mio senza glutine senza lattosio senza proteine del latte, ma visti i risultati ottenuti finora posso solo continuare, per  sommo gaudio dei due uomini della mia vita e della mia voce a bitchy.
Bon appétit!

**Uso il latte di soja, perché la lecitina in esso presente aiuta la conservabilità e migliora il volume, oltre a legare i grassi - come dice sempre Adriano Continisio, mastro fornaio.

venerdì 10 ottobre 2014

#WorldEggDay e 100% #GFFD sempre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte ... #WorldEggDay and 100% #GFFD gluten free dairy free milk proteins free

 Nessuna geometria ha ricavato la formula dell’uovo. Per il cerchio, la sfera c’è il pigreco, ma per la figura perfetta della vita non c’è quadratura.
(Erri De Luca, Il peso della farfalla)

Tre sono gli avvenimenti per me importanti oggi:
1. Il compleanno di una carissima amica, ci conosciamo davvero da tanto tempo, abbiamo affrontato tante cose: adolescenza, traslochi, separazioni, anni di lontananza...insomma abbiamo affrontato la vita, camminando a volte assieme, a volte separate, ma sempre con affetto, che il tempo ha cambiato e non ha mai diminuito. Questa è un'altra delle cose su cui io e la mia voce a, quella bitchy, andiamo d'accordo. 
Quindi, tanti auguri carissima Paola! 
La torta è virtuale, ma chissà che non diventi reale, prima o poi...
Per la ricetta ecco il link Julia Child's Reine de Saba o Queen of Sheeba gluten free dairy free milk proteins free
2. Oggi è il #WorldEggDay! 
Ecco perché il mio sottotitolo parla di uova, troppo spesso demonizzate... e sapete quanto non sopporti le demonizzazioni in generale. Questa giornata vuole dare il giusto posto, che merita, ad un alimento bistrattato ed invece utilissimo. Chiaro, anche la sua produzione può diventare realmente sostenibile, ma la sostenibilità in termini ecologici o ambientali, sociali, ecc. comincia sempre con la sana conoscenza, fatta di informazione e non di moda o di demonizzazione. Ecco perché il mio modo per celebrare questo giorno è invitare a leggere L'Uovo e la sua Perfezione su Gluten Free Travel and Living, un pezzo che ho scritto qualche tempo, ma che secondo me torna attuale, visto che le mode alimentari e anche i cattivi comportamenti alimentari riempiono sempre di più i quotidiani, la televisione ed il web tutto. Riflettere, studiare, informarsi sono gli ingredienti migliori per cucinare la nostra vita!


3. Oggi è il #GFFD!
Oggi non ho ricette da proporre, perché questo mio piccolo blog è pieno di ricette non soltanto senza glutine, ma anche senza proteine del latte e senza lattosio. La ricetta che propongo oggi è:
 Utilizzare più spesso il cum grano salis
Aggiungere sempre, mescolando bene, il In medium stat virtus 
Setacciando, eliminare ogni moda alimentare dalla nostra tavola e dalla nostra vita
Mescolare bene al tutto la sana informazione ed il dibattito, anche quello sano e costruttivo
Saltare nel wok la cura per gli ingredienti, ricordando che cucinare senza glutine e senza proteine del latte e senza lattosio richiede delle cautele, semplici, ma necessarie, come ad esempio accertarsi che gli ingredienti siano conformi ed evitare contaminazioni e cross-contaminazione.
Impiattare, ricordando sempre che la convivialità va a braccetto con Madama Qualità e che entrambe prendono spesso il the con le Signore Semplicità e Stagionalità e che tutte insieme conversano anche con Monsieur Le Territoire.
Gustate questa ricetta calda, tiepida, fredda, in piedi, seduti, sdraiati, correndo, chiacchierando, soli ed in compagnia...e se avete una voce a bitchy come la mia, vi ringrazierà anche lei, per sempre. 
Bon appétit !

mercoledì 1 ottobre 2014

Paul Hollywood's Bloomer in due vestiti senza glutine senza lattosio senza proteine del latte ... Paul's Hollywood Bloomer in two dresses gluten free dairy free milk proteins free

Sbagliamo a credere che la nobiltà del pane risieda nel fatto che basta a sé stesso e al contempo accompagna qualsiasi pietanza. Se il pane "basta a sé stesso" è perché è molteplice, non nel senso delle sue tante tipologie, ma per la sua essenza stessa giacché il pane è ricco, è vario, il pane è un microcosmo. (Muriel Barbery)


Sono pochissime le cose sulle quali io e la mia voce a, quella bitchy, ci troviamo assolutamente d'accordo...quando dico pochissime, intendo pochissime, si contano sulle falangi di un dito.
Una di queste cose è che non siamo in alcun modo estimatrici di Muriel Barbery (N.d.A autrice de L'Eleganza del Riccio, Estasi Culinarie, ecc.).
Sono dispiaciuta per l'autrice, ma abbiam letto L'Eleganza del Riccio e l'abbiam trovato desolatamente noioso, mentre tutti intorno a noi lo esaltavamo. 
Ci siamo sentite come due invitate alla festa di Capodanno che rimangano desolate dalla scoperta che la mega attrattiva della festa è far scoppiare qualsiasi sorta di petardi, la cui pericolosità cominci da 100 in su...
Ci sono misteri della vita che preferiamo non indagare e non vogliamo neanche che ci vengano spiegati in termini sociologico-semantico-etnologico-filosofici.
In certi casi, abbiamo un fermo atteggiamento bartlebyano. Punto.
Su un'altra cosa io e la mia voce a bitchy andiamo d'accordo: sul pane, soprattutto quello che faccio io.
Ebbene sì! Ho un moto tsunamico di autostima. Punto.
Il pane, anzi i pani che propongo oggi sono due versione, una per la colazione o la merenda, che davvero "basta a sè", e l'altra che va bene con tutto, salati e dolci, colazione e pranzo...
Con queste versioni, partecipo anche alla raccolta di ottobre di Panissimo, le cui madrine sono Barbara di Bread and companatico e Sandra di Sono io Sandra, che però per queste mese è ospitata da una panificatrice seriale: Maria Teresa di De Gustibus Itinera



Paul Hollywood's Bloomer in due vestiti senza glutine senza lattosio senza proteine del latte
Paul's Hollywood Bloomer in two dresses gluten free dairy free milk proteins free


Ingredienti I versione con i Frutti Rossi

300 g di farina Nutrisì senza glutine senza lattosio #
250 g di farina integrale WERZ senza glutine senza lattosio #
9 g di lievito di birra liofilizzato Biovegan senza glutine #
450 ml di latte di soja senza glutine senza lattosio #
50 g di olio di oliva extravergine DOP di olive taggiasche
10 g di sale fino
300 g di uvetta, cranberries e bacche di goij essiccate, rinvenute in acqua tiepida e ben asciugate
farina di riso per lo spolvero
latte di soja per spennellare

ciotola della planetaria, frusta a gancio, pellicola, carta da forno, pennelli in silicone, spatole, griglia per dolci per raffreddare

Ingredienti II versione bianca

500 g di Farina Nutrisì senza glutine senza lattosio #
50 g di olio di oliva extravergine DOP di olive taggiasche
7 g di lievito di birra liofilizzato Mastro fornaio senza glutine #
450 g di latte di soja senza glutine senza lattosio #
10 g di sale fino
farina Nutrisì per lo spolvero

ciotola della planetaria Kenwood, frusta a gancio, pellicola, carta da forno, pietra refrattaria, spatole, griglia per dolci per raffreddare.

# ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992,  e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.


Procedimento

Il  procedimento per entrambe le versioni si può leggere alla ricetta Bloomer  alla quinoa senza glutine senza lattosio senza proteine del latte à la mode de La Gaia Celiaca

Alcune precisazioni per la I versione con i frutti rossi:

Quando ho aggiunto il sale, ho anche aggiunto i frutti rossi.
Invece dei tagli diagonali, ho fatto un unico taglio centrale.
La cottura è avvenuta in forno caldo a 230° C per i primi 15 minuti, poi ho abbassato a 200 °C per il restante tempo di cottura.


Alcune precisazioni per la II versione, quella bianca

Per la cottura ho utilizzato la pietra refrattaria Whirpool, che ho comperato di recente. 
Ho seguito tutte le necessarie istruzioni per scaldare la pietra, sopra la quale ho poi cotto il pane. 
A prescindere dal discorso energetico, ovvero quantità di energia elettrica necessaria a scaldare la pietra per la cottura successiva, il pane cotto sulla refrattaria o cotto nella maniera in cui l'ho sempre cotto era buono esattamente allo stesso modo. 
La pietra refrattaria, per lo meno con questa ricetta, non ha apportato alcun valore aggiunto -  se non un picco nei costi delle bollette, probabilmente.

"sempre attenta all'ambiente, vero?" mi apostrofa la voce a bitchy.
" più che altro coerente con i discorsi di sostenibilità anche in cucina, mia cara" ribatto, sorridendo.

Tra le altre cose, nei suoi libri, Paul Hollywood per sua stessa ammissione dice che lui ha cotto in qualsiasi forno, dal forno a gas a quello elettrico o al forno ventilato, dall'Aga a forni professionali; dice che l'importante è conoscere il carattere del forno che si va ad usare! Inoltre, aggiunge che molte delle sue ricette non hanno bisogno che nel forno ci sia vapore o la classica pentolina d'acqua, perché l'aspetto finale dei pani è quello rustico e crostoso dei pani fatti in casa.
Poi, ditemi come posso non amarlo?
Quindi, il pane mi veniva bene prima, quando sglutinavo e privavo di ogni fonte di latte qualsiasi ricetta, e mi viene bene pure adesso, continuando a sglutinare e a privare di ogni fonte di latte qualsiasi ricetta. Perciò per ora, chaltron woman 1 - pietra refrattaria 0.
Palla al centro per il prossimo esperimento


A questi fantastici pani che libro abbinare? 
Certamente un libro meraviglioso, che è una avventura nell'avventura, pieno di risate, di esotismo e di conoscenza per una cultura completamente diversa: The Hotel on the Roof of the World di Alec Le Sueur.


Che dire? Intanto, l'edizione è inglese, quindi speriamo che venga tradotto, oppure che chi vuole leggerlo, voglia anche fare esercizio e leggere in inglese.
Come dicevo, è un'avventura nell'avventura: sono i cinque anni dell'autore nello staff di un Holiday Inn, ma in Tibet, ai piedi dell'Himalaya, tra yak, direttore e staff cinese che deve convivere con lo staff dell'Holiday Inn, che ad un certo punto ha come direttore un visionario italiano, il cui gusto per il kitsch sconfina ampiamente nel trash.
Di solito non faccio spoiling, ma vi avviso sto per farlo: dopo aver letto dei ratti, potreste non vedere più gli alberghi come li vedevate prima...sapevatelo.

Buon ottobre a voi!